il commento dell'ex primo cittadino

Terremoto politico a Robecchetto, l'ex sindaco: "Una pugnalata alle spalle"

Il 2 aprile sono arrivate come un fulmine al ciel sereno le dimissioni che hanno evidenziato un evidente accordo raggiunto chissà da quanto tempo

Terremoto politico a Robecchetto, l'ex sindaco: "Una pugnalata alle spalle"
Pubblicato:

Dopo le dimissioni in massa di quattro consiglieri di maggioranza e quattro di minoranza a Robecchetto con Induno, l'ormai ex sindaco Giorgio Braga ha voluto commentare quanto accaduto.

Terremoto politico a Robecchetto, il commento dell'ex sindaco

In merito alle improvvise dimissioni di quattro consiglieri di maggioranza e quattro di minoranza protocollate simultaneamente in data 2 aprile 2024 e che nel rispetto della normativa hanno causato il commissariamento del Comune, l'ex sindaco Braga ha voluto commentare quanto accaduto. Nella giornata di oggi, 3 aprile, s'è insediata il commissario prefettizio Sabrina Pane.

«Si tratta di una decisione inaspettata, una violenta pugnalata alle spalle da parte di quattro amministratori con cui fino all’altro giorno abbiamo condiviso un percorso e ci siamo confrontati senza che niente facesse presagire un simile piano ordito in combutta con la minoranza - ha affermato Braga - Tengo a precisare che, diversamente da quanto hanno scritto gli otto consiglieri dimissionari, questa amministrazione comunale è fatta di persone perbene e trasparenti che da decenni si sono messe al servizio della comunità rispettando le regole. La verità è che negli ultimi tempi sono sorte delle problematiche tra alcuni componenti della giunta ma legate a vicende strettamente personali e delicate, vicende che esulano completamente dall’attività politica e amministrativa. Situazioni private che hanno innescato una serie di tensioni interpersonali sempre più contorte che qualcuno incomprensibilmente ha voluto portare dentro il Palazzo per destabilizzare la maggioranza. Comportarsi in questo modo è da persone perbene?

Tensioni personali e il ritiro delle deleghe

"Sono queste le ragioni che mi hanno portato con grande dispiacere lo scorso 27 marzo a ritirare le deleghe alle Politiche sociali, Pari Opportunità e Associazioni all’assessore Marta Langè, in attesa di chiarimenti già richiesti. In data 3 aprile si sarebbe poi dovuta tenere una riunione di maggioranza che sarebbe servita a richiamare all’ordine, a ribadire ancora una volta la necessità di lasciare fuori dal municipio vicende personali e impegnarsi a rispettare il mandato elettorale ricevuto. Il 2 aprile, invece, sono arrivate come un fulmine al ciel sereno le dimissioni che hanno evidenziato un evidente accordo raggiunto chissà da quanto tempo tra i quattro consiglieri dimissionari di maggioranza e i quattro di minoranza con l’unico obiettivo di fare sciogliere il consiglio comunale, anziché sedersi al tavolo, assumersi le proprie responsabilità e rispettare il mandato elettorale al servizio della comunità e risolvere problematiche che ripeto ancora una volta non riguardano affatto l’attività politica e amministrativa. La sana dialettica è il sale della politica. Anche in un gruppo affiatato si possono periodicamente manifestare delle divergenze ma l’importante è che non si esca fuori dai confini del ruolo e delle attività dell’ente. La situazione è invece degenerata, è stata pianificata e in malafede fatta degenerare di proposito. È stato fatto un gioco molto sporco contro il sottoscritto e contro gli altri amministratori di maggioranza. Il tempo è galantuomo. Non sarà difficile per cittadine e cittadini sapere quali sono le reali vicende personali e delicate che hanno portato a questa situazione».

Seguici sui nostri canali