San Vittore Olona

"Noi zittiti in Consiglio comunale, la maggioranza è spaccata"

Forti critiche all'Amministrazione comunale da parte della lista di opposizione Per San Vittore Olona

"Noi zittiti in Consiglio comunale, la maggioranza è spaccata"
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"Noi zittiti durante il Consiglio comunale e la maggioranza è spaccata": l'accusa della lista di opposizione Per San Vittore Olona.

"Noi zittiti in Consiglio Comunale"

Forte protesta dalla lista Per San Vittore Olona nei confronti della Giunta del sindaco Daniela Rossi all'indomani dell'ultimo Consiglio comunale.
"Durante la seduta è stato approvato il bilancio consuntivo dell'anno 2020 - spiega il capogruppo Paolo Salmoiraghi insieme a Marco Zerboni - Il voto della nostra lista civica è stato contrario essendo sotto gli occhi di tutti i cittadini l'immobilità di questa Amministrazione comunale che, sebbene si sia presentata come foriera di una nuova vita politica basata sul coinvolgimento per perseguire il bene pubblico, è sempre più chiusa e arroccata sulle proprie posizioni. Siamo stati zittiti per due volte in assemblea, dopo un intervento da parte dell'Amministrazione di più di un'ora, in cui se la suonavano e se la cantavano lodando gli interventi effettuati nel 2020 che, riassumo brevemente, sostanzialmente sono stati la messa in sicurezza del tratto della via I° Maggio, il cui progetto era nelle mani della Giunta già dal Maggio del 2019, e la casetta dell'acqua, realizzata da Cap Holding. Siamo stati zittiti perchè, a precisa domanda su quando potesse esserci l'inizio lavori del rifacimento delle strade, è partito un monologo su '... riportare la trasparenza, i controlli dove prima c'era il deserto, abbandonare una strategia di degrado e di abbandono, interrompere i rapporti che i professionisti e le ditte avevano con la nostra pubblica amministrazione' insinuando procedure scorrette negli appalti, senza avere diritto di replica, solo perchè avevamo sottolineato l'inerzia dell'Amministrazione, zittiti perchè durante i nostri interventi di chiarimento, ci eravamo dilungati troppo, secondo il Regolamento del Consiglio Comunale, e senza neppure avere risposta al nostro quesito. Tutto questo è già stato portato all'attenzione del Segretario comunale. Non ricordiamo nei 10 anni della precedente amministrazione un atteggiamento del genere, quasi di censura nei confronti di chi non la pensa come loro. Le opposizioni hanno sempre avuto il proprio spazio intervenendo a più riprese sugli argomenti in trattazione.

"C'è troppa inerzia"

"Sottolineo come l'argomento fosse il consuntivo del 2020 cioè cosa ha fatto l'Amministrazione nello scorso anno, non i progetti futuri - prosegue Salmoiraghi sempre insieme a Zerboni - Questa inerzia è sotto gli occhi di tutti non solo nostra, basta chiedere a qualsiasi cittadino sanvittorese. Ci è stato detto che stanno seminando per il futuro e questo non può che farci piacere, visto che le risorse a disposizione per investimenti non sono mai state così ampie da più di 10 anni, derivanti da contributi statali o regionali, non dalla programmazione comunale. E vorrei sottolineare come solo da due anni per le amministrazioni locali esista la possibilità di indebitarsi, tramite mutui, per effettuare investimenti. Mai e sottolineo mai ci sono state risorse per programmare a lunga scadenza, ricordo solo il patto di stabilità che ha ingessato i comuni negli anni scorsi. Hanno parlato di risorse derivanti dal futuro Recovey Fund: sembra quasi che ci sia una ostativa nel coinvolgere le forze di opposizione sulle future scelte che, sono, saranno e dovranno essere in capo alla attuale amministrazione, ma che investiranno tutti i nostri concittadini, anche chi non li ha votati ed è rappresentato dalla minoranza".

"La maggioranza è spaccata"

Proseguono Salmoiraghi e Zerboni: "Appare evidente la spaccatura anche all'interno della stessa maggioranza, in cui una parte invece di sostenere il proprio lavoro, adombra dubbi sul lavoro degli altri, mentre un'altra cerca il dialogo e il confronto. Sarebbe ormai opportuno che questi ultimi prendessero le distanze da queste insinuazioni oppure che pubblicamente le confermassero".

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