Consiglio comunale: il nuovo presidente è Umberto Silvestri
Polemiche a Legnano per la scelta del successore di Federico Amadei. La minoranza: "Non è super partes".

Consiglio comunale di Legnano, Umberto Silvestri raccoglie il testimone da Federico Amadei.
Consiglio comunale: Umberto Chester Silvestri eletto presidente
E' lui infatti il nuovo presidente del parlamentino cittadino di Legnano. I colleghi consiglieri lo hanno eletto in apertura della seduta di questa sera, martedì 13 luglio 2021, svoltasi in presenza proprio perché l'assise era chiamata all'elezione del successore di Amadei, che ha fatto un passo indietro giovedì 1 luglio. Silvestri, esponente del Partito democratico così come il suo predecessore, è stato eletto alla terza votazione, con 16 voti a favore (mentre cinque consiglieri hanno indicato il nome di Luca Benetti, tre hanno lasciato la scheda bianca). Ad annunciare che la maggioranza aveva individuato in Silvestri la personalità giusta per guidare il parlamentino legnanese era stato, in apertura di seduta, proprio Benetti, capogruppo del Partito democratico nonché il consigliere più votato alle amministrative dello scorso ottobre. "Sono sicuro che Chester, data la sua lunga esperienza e grazie all'amore per la politica cittadina che ha sempre dimostrato, potrà fare un buon lavoro - ha detto il capogruppo dem - Sicuramente ha un enorme rispetto per le istituzioni e per il ruolo che esse prevedono, mi ha insegnato tanto in questo senso".
La richiesta: "Giudicatemi sulla base del lavoro che svolgerò"
"Confesso che c’è dell’emozione in me, anche perché Federico ha alzato talmente tanto l’asticella della qualità nel fare il presidente del Consiglio che sarà davvero un grande impegno mantenere questo livello" ha esordito Silvestri prendendo il posto della vicepresidente Daniela Laffusa (Lega) che fino a quel momento aveva condotto i lavori del Consiglio. Dopodiché ha aggiunto "poche parole" per "iniziare questo servizio alla città". "Sicuramente dovrò assumere degli impegni nel gestire questo ruolo: essere super partes, rispettare le regole (che per noi consiglieri comunali sono rappresentate dal nostro regolamento), tutelare i diritti dei consiglieri comunali. I consiglieri comunali sono un bene prezioso, un bene della comunità: va garantita loro la libera espressione del loro pensiero e la loro attività Il regolamento prevede per loro anche dei doveri, nei confronti del Consiglio comunale, dei cittadini e delle istituzioni: sarà mia cura fare in modo che vengano applicati nel loro insieme". Infine, Silvestri ha rivolto un appello all'aula: "Su questi criteri giudicatemi, sulla base del lavoro che svolgerò, e non a priori perché giudicare a priori significa avere dei pregiudizi" per poi concludere: "Per me è davvero un bel giorno, mi auguro che possiamo iniziare nuovamente il lavoro e concludo ringraziando Federico per il lavoro svolto, in modo più che egregio, in un momento complicato".
Opposizione subito polemica: "Lei non è imparziale"
Parole di apprezzamento per l'operato dell'ex presidente Amadei sono arrivate da tutte le forze politiche. Anche gli esponenti dell'opposizione gli hanno riconosciuto doti di imparzialità, equilibrio, pacatezza e la capacità di gestire l'aula anche nei momenti di tensione. Il suo successore, invece, è finito al centro delle polemiche ancora prima di poter dichiarare aperta la discussione della prima mozione all'ordine del giorno (quella presentata dal gruppo consiliare Toia sindaco per la promozione dell'Isee corrente). Il primo a prendere la parola e ad attaccare Silvestri è stato il consigliere Francesco Toia dell'omonima lista civica: "Purtroppo di pregiudizi sulla persona ce ne sono parecchi, per i comportamenti del passato - ha detto senza giri di parole - In campagna elettorale è stato proprio lei a distinguersi per commenti con alla base un pregiudizio: era il primo a scrivere commenti sessisti nei confronti di una candidata sindaco, era il primo che durante il lockdown andava in giro andava in giro a cantare "Bella ciao". Secondo me non è all'altezza del ruolo che le è stato affidato. Nei primi consigli comunali interrompeva e insultava, la base della sua politica è basata sui pregiudizi". Francesco Toia, capogruppo della lista Toia sindaco, ha poi lasciato intendere che dietro le dimissioni di Amadei, motivate da ragioni "personali di salute", ci sia in realtà un ruolo attivo della maggioranza: "Un colpo di coda gliel'avete dato per far sì che il nuovo presidente fosse lei" ha detto rivolto a Silvestri. Gianluigi Grillo, capogruppo di Fratelli d'Italia, ha sottolineato che il proprio partito non ha sostenuto Silvestri nell'elezione, "a differenza di quanto era avvenuto con Amadei che aveva avuto la maggioranza assoluta nella prima votazione" e ha espresso un auspicio: "Ci auguriamo che metta in pratica il suo amore per le istituzioni". Carolina Toia, capogruppo del Carroccio, ha dichiarato: "Poco fa ho detto che Federico mi mancava, adesso mi manca ancora di più. Io non esprimo giudizi sulla persona, ma mi domando in tutta onestà com'è possibile che tra tanti consiglieri siamo andati a scegliere proprio chi pochi mesi fa si distingueva durante la campagna elettorale per frasi di dubbio gusto, a tratti anche sessiste". E qui Toia ha citato la frase "Ma lei voleva fare la modella" che Silvestri aveva usato nell'estate 2020 per commentare la sua candidatura a sindaco, aggiungendo con amarezza: "E oggi devo chiamarla presidente... Faccio fatica a capire sulla base di quali criteri la maggioranza abbia scelto di candidarla per un ruolo del genere. Ruolo che richiede pacatezza nei toni, nei modi e nei contenuti: e dubito che il consigliere Silvestri ,alla luce degli episodi passati, possa avere queste caratteristiche". A rincarare la dose è stato Letterio Munafò, capogruppo di Forza Italia: "Lei non è mai stato una persona super partes e peraltro ha sempre considerato le minoranze come uno scarto del Consiglio comunale. Io non la considero il mio presidente del Consiglio"). Daniela Laffusa ha dichiarato: "Vi siete trovati davanti un'opposizione che non pensavate di trovare all'inizio della consigliatura: ci avete puntato le pistole, vi abbiamo risposto con i mitra. Ed è per questo che avete scelto come presidente il consigliere Silvestri. Avete avuto paura che il consigliere Benetti ce lo saremmo mangiato in due giorni, e avete puntato su Silvestri che con il suo aspetto austero a volte può fare paura".
La maggioranza ribadisce la propria piena fiducia
A ribadire la piena fiducia della maggioranza nel nuovo presidente del Consiglio è stato il consigliere comunale Mario Brambilla, capogruppo di insieme per Legnano-Legnano popolare: "Il tempo è galantuomo e sono certo che in questo nuovo ruolo avrai modo di dimostrare a tutti la tua capacità e il senso della democrazia e delle istituzioni che ti contraddistingue". Gli ha fatto eco il compagno di partito Simone Bosetti, che ha sottolineato come questo sia "il momento dei propositi e non dei giudizi"