Sanzioni fino a 300 euro

Lotta al degrado, la Giunta raddoppia le multe per i pattumeros

Pugno duro a Legnano contro gli incivili dell'immondizia: «Sporcare, anche una sola volta, può costare quanto la tassa rifiuti di un anno intero».

Lotta al degrado, la Giunta raddoppia le multe per i pattumeros
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Lotta al degrado, la Giunta di Legnano raddoppia le multe per gli incivili dell'immondizia.

Lotta al degrado, chi abbandona rifiuti domestici dovrà pagare più del doppio

Da 50 a 120 euro per l’abbandono di rifiuti domestici. Con una delibera approvata ieri, martedì 20 aprile 2021, sono state più che raddoppiate le sanzioni per i pattumeros; una misura che considera la persistenza sul territorio legnanese di comportamenti che aumentano il degrado ambientale.
«La cura della città e la qualità della vita che ne deriva sono dei cavalli di battaglia della Giunta; in questi mesi, dopo tanti sopralluoghi in diverse parti di Legnano, ho lanciato anche personalmente molti segnali per sensibilizzare sul problema dell’abbandono dei rifiuti e sul loro conferimento errato - spiega il sindaco Lorenzo Radice - L’impegno mio e dell’Amministrazione è continuo su questo tema: ogni giorno sosteniamo il lavoro prezioso del personale di Aemme Linea Ambiente e della Polizia Locale che raccolgono rifiuti e controllano le situazioni critiche mettendo letteralmente le mani nell’immondizia per risalire a chi abbandona rifiuti o butta la spazzatura nei cestini intasandoli o sporcando le aree circostanti. O, peggio ancora, lungo le strade e nelle aree verdi».

Sanzioni da 300 euro per le violazioni di particolare gravità

Nello specifico sono state fissati due nuovi importi. Saranno sanzionate con 120 euro (anziché 50 euro) le violazioni previste dal Regolamento di gestione dei rifiuti che riguardano l’abbandono di rifiuti domestici, la mancata differenziazione, l’utilizzo improprio dei cestini e la violazione dei divieti per il conferimento dei rifiuti nella piattaforma ecologica. Aumenta, invece, da 166 a 300 euro la sanzione per le violazioni previste dal Regolamento di particolare gravità, ossia che recano danno all’ambiente, all’igiene e alla sicurezza per la natura e la quantità dei rifiuti abbandonati o conferiti abusivamente, ma anche in relazione ai luoghi in cui l’azione è stata commessa.

«Ecco quanto abbiamo fatto in questi primi sei mesi alla guida della città»

«Da ricordare che in questi primi sei mesi di amministrazione è stata rilanciata la comunicazione con gli amministratori di condominio, nelle zone in cui più spesso si registrano fenomeni di abbandono, per sensibilizzare e informare i residenti rispetto ai comportamenti corretti: rispetto del calendario e delle modalità previste nelle diverse zone di Legnano - spiega Palazzo Malinverni - Sono state inoltre sostenute le iniziative di associazioni e gruppi di cittadini che si stanno spendendo per il decoro e la pulizia, dal gruppo "Strade pulite" alla recente iniziativa di alcuni residenti, commercianti e contradaioli di Legnarello per la piazza del Redentore».

«Sporcare, anche una sola volta, può costare quanto la tassa rifiuti di un anno»

A queste iniziative positive, adesso, è venuto il momento di affiancare anche sanzioni più pesanti per chi sbaglia o, peggio, pensa di poter fare quello che vuole. «Danneggiare e sporcare l’ambiente è qualcosa di grave e questo deve essere percepito da tutti - conclude Radice - Non si tratta soltanto di un danno alla vivibilità e al decoro urbano: è anche un costo ambientale ed economico che tutti paghiamo. Per questo abbiamo ritenuto importante non solo alzare il livello dell’attenzione e dell’impegno sul tema, ma anche ritoccare le sanzioni. Dobbiamo avere chiaro tutti che su questo tema non si scherza e che sporcare, anche una sola volta, può costare quanto la tassa rifiuti di un anno intero».

 

Nella foto di copertina: il sindaco Lorenzo Radice in un video diffuso nel mese di novembre nel quale si annunciava «tolleranza zero» nei confronti dei pattumeros («Non avremo nessuna pietà contro chi regala queste schifezze alla nostra città e alla nostra comunità» aveva detto il primo cittadino)

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