Folla e commozione ai funerali di Martino Lunardi: gremita in ogni dove la chiesa parrocchiale di San Vittore Olona, paese in cui abitava; presenti anche gli amici della contrada Sant’Ambrogio di Legnano. Donatore Avis, ha donato gli organi.
Il saluto a Martino Lunardi
Una chiesa parrocchiale di San Vittore Olona piena in ogni angolo ha dato il suo saluto a Martino Lunardi, il 38enne residente in paese venuto a mancare a causa di un arresto cardiaco che l’ha colpito nella notte di venerdì 7 novembre 2025. Ai funerali c’erano tutti: i familiari, gli amici dei tempi della scuola e dell’oratorio compresi quelli della contrada sant’Ambrogio di Legnano di cui faceva parte, il vicesindaco Paolo Salmoiraghi, insegnanti e rappresentanti del Gruppo alpini (il papà, scomparso anni fa, ne faceva parte). Lascia la mamma, due fratelli e la nonna. Sul feretro il foulard della contrada così come la sciarpa e la maglia della sua amatissima Inter.
Il parroco: “Martino ha visto Dio”
La cerimonia è stata presieduta dal parroco don Marco Longoni, al suo fianco anche l’ex coadiutore don Fulvio Rossi e don Matteo Monticelli (ex ragazzo dell’oratorio diventato sacerdote). “Dio non può permettere che finisca tutto così – ha affermato il parroco – Quando ha chiuso gli occhi da questo mondo, Martino ha visto Dio, lo ha visto nella pienezza della sua verità, lo ha conosciuto con i suoi occhi, in quella luce che è Dio ha conosciuto anche la verità della sua vita”.
La contrada: “Ti ricorderemo sempre”
“Ciao Martino, non riusciamo ancora a credere di essere qui oggi – hanno ricordato dalla contrada Sant’Ambrogio – Come avresti detto tu: ‘Mai una gioia’. Ricordiamo i tuoi colori del cuore: il neroazzurro e il giallo verde. Perciò oggi abbiamo voluto indossare i nostri colori così da farti sentire la vicinanza della tua contrada anche in questo momento. Ti sei fatto voler bene da tutti, piccoli e grandi, con il tuo sorriso e la tua gentilezza. Sei stato conteso da tutti i gruppi di lavoro, per la tua disponibilità e la tua bontà; sei stato un modello perfetto del Gruppo costumi e, forse non lo sai, ma piacevi anche al Gruppo cucina e a tutti. Hai fatto sorridere tutti, con la tua insistenza, mai invadente, hai portato avanti le tue idee un po’ folli e un po’ geniali come il trasformare il ‘Mai una gioia’ in un party, con i tuoi menù un po’ tristi a base di pastina, prosciutto e cotto, e il tuo ‘karaoke triste’ e il tuoi biscotti ‘dal sorriso in giù’. Con la tua pianta di banane, piantata dietro la cinta del maniero, a cui nessuno avrebbe dato una chance: invece tu ci hai creduto e oggi spunta da dietro la cinta, alta due metri. E forse, senza nemmeno rendertene conto, ci hai trasmesso un grande insegnamento: che affrontare dispiaceri, momenti difficili insieme, con un po’ di autoironia, li rende anche più leggeri da supportare. Quello che vogliamo fare da oggi è portare avanti il tuo modo di fare, trasformando il negativo in positivo. Sebbene in questo momento è molto difficile immaginare la vita in contrada senza di te, sappiamo di essere stati molto fortunati ad averti con noi. Ci affidiamo al tempo, che possa addolcire man mano il dispiacere, proprio come quei biscotti tristi che ci addolcivano. Il tuo ricordo è, e resterà, indelebile. Ci manchi, ti vorremo sempre bene, ciao Martino!”
Le parole degli amici
“Ciao Martino, hai visto quanta gente? Sì, ti saresti lamentato dei vestiti che ha scelto la mamma, magari volevi una tua amata canzone e la stessa gente del ‘Mai una gioia party’ in maniero – ha ricordato un amico dall’altare – Dico ciao a te, che sei stato non solo un fratello maggiore ma un amico, una persona a cui chiedere tutto, un punto di riferimento come un secondo papà. Avevi sempre la battuta pronta, ci facevi ridere. Eri troppo bravo! Era bello stare con te. Eri finalmente felice, ora non ti mancava davvero nulla: una casa, una persona con cui condividere la tua vita. Ora mancherai a tutti noi. Ora lo so, come hai detto alla mamma, sei andato ‘a funghi con il papà’: ora guardateci da lassù. So che non ci vorresti vedere piangere ma un applauso per dirti grazie”.
Il ricordo della mamma
“Ciao Marti, volevo ringraziarti di tutto che sei stato e hai fatto per noi: un dono speciale – ha letto un’amica per conto della mamma – Sei stato il figlio che tutti vorrebbero avere. Adesso ci sei anche tu con papà in cielo, ci guarderai tutti, proprio tutti. Fino al mese scorso hai donato il sangue in Avis, da ieri un pochino di te vive in ragazzi e ragazze che hanno avuto il dono dei tuoi organi. Grazie Marti, un abbraccio forte, la tua mamma”.
GUARDA LA GALLERY (9 foto)