SAN VITTORE OLONA

Defibrillatore in ricordo di Gabriella Andreasi per salvare vite

Lo strumento che può salvare in caso di arresto cardiaco installato fuori dalla biblioteca di Villa Adele: "Utilizzabile da tutti, può fare la differenza". La 63enne era morta a ottobre 2022 insieme a Daniela Cassina, entrambe coristi del coro Let's GoSpel di Nerviano

Defibrillatore in ricordo di Gabriella Andreasi per salvare vite
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Gabriella Andreasi ricordata con l'installazione di un defibrillatore a San Vittore Olona.

Defibrillatore per ricordare Gabriella Andreasi

"Il ricordo di un sorriso può aiutare un'altra vita a tornare a sorridere". Questa la scritta sotto il defibrillatore (dae) in memoria di Gabriella Andreasi, la 63enne di Cerro Maggiore morta nel tragico incidente di Novara l'8 ottobre 2022 mentre stava tornando dal Novara Gospel Festival insieme ad altri tre amici coristi del coro Let's GoSpel di Nerviano - altra vittima è stata Daniela Cassina, moglie dell'ex sindaco di Nerviano Massimo Cozzi). Così come annunciato dai figli di Gabriella, in suo ricordo si è acquistato un dae, anzi due: il primo è stato inaugurato nel pomeriggio di oggi, domenica 14 maggio 2023,  all'esterno di Villa Adele biblioteca di San Vittore Olona (all'incrocio tra le vie Leopardi e Fratelli Bandiera). Uno strumento che può salvare la vita in caso di arresto cardiaco (a breve sarà installato, a Cerro Maggiore, anche il secondo). Presenti alla cerimonia i figli, Andrea e Alessandro,  l'associazione Sessantamilavitedasalvare, il sindaco sanvittorese Daniela Rossi, il Coro Let's GoSpel, il Comitato accoglienza bambini di Chernobyl (attivo a San Vittore Olona, Cerro, Canegrate, Legnano, Rescaldina e Castellanza e di cui Andreasi faceva parte da molti anni), le Acli di Cerro (la 63enne era attiva volontaria) e il presidente dell'Us Pinuccio Gallo Stampino (Gabriella era attiva nell'organizzazione della Cinque Mulini), la contrada Baggina di Canegrate oltre ad amici, altre associazioni e cittadini.

"Strumento che può salvare"

"L'arresto cardiaco causa, ogni anno, in Italia, più di 60mila vittime - ha ricordato Mirco Jurinovich, presidente di Sessantamilavitedasalvare - Riuscendo a utilizzare i defibrillatore entro i primi 5 minuti da quando la persona perde conoscenza e smette di respirare, si ha tra il 50 e il 70% di ripristinare l'attività cardiaca e aumentare così le possibilità di sopravvivenza. Nel weekend scorso siamo stati ospiti a Piacenza, dove si è tenuto un importante convegno in occasione del 25esimo dell'avvio del progetto di defibrillazione a livello europeo avviato appunto in quella città, e sono stati presentati dei dati che testimoniano che l'intervento tempestivo dei soccorritori laici (ossia delle persone che si trovano sul posto) su circa 6mila casi di arresto cardiaco ha permesso di intercettare il 70% dei ritmi defibrillabili contro il 10% di quelli intercettati dai soccorsi in ambulanza. Installare un dae è quindi un gesto nobile".

"Strumento utile in ricordo di mamma"

"Grazie a chi è presente e anche a chi non ha potuto esserci - hanno ricordato i figli di Gabriella - Grazie a chi ha donato in memoria di nostra mamma. Mia madre era molto conosciuta, immaginavamo potesse esserci una grande risposta ma non così grande. Ringraziamo ovviamente tutti, speriamo ovviamente che questo dae non venga mai utilizzato ma, nel caso serva, è pronto a fare la sua parte perchè sappiamo che serve ad aiutare chi ne ha bisogno".

"Strumento che può fare la differenza e può essere usato da tutti"

Poi è stata la volta del sindaco Rossi: "Sono presente in forma ufficiale, con la fascia tricolore, il che vuol dire che sono qui in rappresentanza di tutta la cittadinanza. E a nome di tutti i sanvittoresi ringrazio per questo strumento. Come detto dai figli, la speranza è quella di non doverlo utilizzare mai ma in tanti casi è davvero fondamentale. Non sempre risolve, in molti casi sì. Porto la mia esperienza personale: 23 anni fa è morto mio figlio, per arresto cardiaco, probabilmente se ci fosse stato un dae avremmo avuto qualche chances in più, o forse no, rimane il dubbio. Meglio quindi togliersi il dubbio e dotarsi di questi importanti apparecchi. E sono contento che sia inaugurato nel giorno della Festa della mamma". E Jurinovich ha aggiunto: "E' vero che il dae non è miracoloso ma la cosa da fare è toglierci questo dubbio, mettendo a disposizione quanti più dae possibili per far sì che tutte le persone colpite da arresto cardiaco possano ricevere il soccorso adeguato e tempestivo con le opportunità di sopravvivenza dovute. Oggi i dae possono essere utilizzati da tutti, apposita legge supera la formazione obbligatoria: sono strumenti talmente semplici, sicuri, e anche grazie all'assistenza telefonica del 118, possono essere utilizzati da qualsiasi cittadino senza il rischio di peggiorare le condizioni della persona soccorsa".

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