Commemorazione per i deportati della Franco Tosi
Corteo questa mattina, 18 gennaio 2023, per le vie del centro di Legnano fino all'ingresso storico della Franco Tosi
Commemorazione e posa dell'ottava pietra d'inciampo in onore dei lavoratori della Franco Tosi di Legnano deportati e uccisi nei lager.
Commemorazione per i deportati della Franco Tosi
Corteo questa mattina, 18 gennaio 2023, per le vie del centro di Legnano fino all'ingresso storico della Franco Tosi: a rendere omaggio ai lavoratori deportati e uccisi durante il regime nazifascista era presente il sindaco Lorenzo Radice: ad accompagnarlo anche l'ex Ministro del Pd, Rosy Bindi.
Un anno fa erano state posizionate poco distanti altre sette pietre d'inciampo sempre in onore dei lavoratori catturati e uccisi.






Il corteo per il centro
Oggi, mercoledì 18 gennaio, a Legnano è andata in scena la tradizionale commemorazione della deportazione dei lavoratori della Franco Tosi nel lager nazista di Mauthausen, della quale quest'anno ricorre il 79esimo anniversario. Alle 9.45, il concentramento in fabbrica nel Reparto Sala C con ingresso da via San Bernardino. Sul palco degli oratori sono saliti la Rappresentanza sindacale unitaria, il sindaco di Legnano Lorenzo radice e l’ex ministro ed ex parlamentare Rosy Bindi.
A seguire, la deposizione di una corona di fiori alla lapide che ricorda la deportazione e la posa dell’ottava pietra d’inciampo all’ingresso della Tosi in piazza Monumento con l’intervento del presidente Anpi di Legnano, Primo Minelli; corteo per le vie cittadine con posa delle corone al monumento al partigiano e al cimitero di corso Magenta.
Il ricordo di Ciapparelli
Carlo Ciapparelli, operaio tornitore, viene deportato a marzo 1944 e a lui è stata dedicata l'ottava pietra d'inciampo davanti all'ingresso della storica fabbrica.
"Dai documenti forniti dal nipote, che ringraziamo e che è qui presente, risulta che il suo arresto avvenne in modo preventivo (allora la polizia del fascismo usava questo metodi repressivo) - ha commentato il presidente Anpi di Legnano, Primo Minelli - Sicuramente lui era segnalato come uno degli organizzatori degli scioperi contro il fascismo e per la fine della guerra. Scampato alla prima deportazione del gennaio 1944, dopo gli scioperi del marzo 1944 proclamati dal Cln Alta Italia fu individuato e arrestato. Di famiglia socialista, era un attivista antifascista, oppositore del regime totalitario, un coraggioso, come gli altri, che fu scoperto in seguito a una delazione e quindi arrestato. Allora le delazioni contro ebrei, partigiani, uomini politici e sindacati erano una pratica che veniva ben retribuita dal governo fascista al fine di indebolire la Resistenza. Ciapparelli viene arrestato il 14 marzo 1944 e dopo aver transitato in varie prigioni a partire da San Vittore venne deportato al lager di Mauthausen, il campo riservato ai politici e ai partigiani. Morirà di stenti a Gusen, il più crudele dei sottocampi di Mauthausen. È la storia di uno dei tanti coraggiosi a cui dobbiamo riconoscenza, che lottarono e perirono per la nostra libertà di oggi. Un riconoscimento gli fu dato dal Comune di Legnano nel lontano 1964, nel ventennale del suo assassinio, con una medaglia donata in sua memoria in ricordo del suo sacrificio. Oggi con la posa di questa pietra accanto a quella degli altri sette lavoratori vogliamo ricordare e riconoscere il valore di questi uomini della Resistenza.
Settimana prossima il concerto per tutti i deportati
"La settimana prossima, in occasione del Giorno della memoria, con il concerto al Teatro Tirinnanzi, che si terrà il 25 gennaio, ricorderemo tutti coloro che vennero assassinati, soprattutto ebrei ma anche partigiani, politici, sindacalisti, zingari, gay, diversamente abili, cioè tutti coloro che per ragioni politiche o razziali venivano considerati dal fascismo indegni di vivere ha continuato Minelli - Così come a maggio in occasione della manifestazione internazionale che si terrà a Mauthausen in ricordo della liberazione del campo l'Anpi di Legnano con gli studenti e grazie all'Amministrazione comunale e ad altri partecipanti, sarà presente e deporrà una corona sul luogo che ricorda questi e altri legnanesi combattenti per la Resistenza. Oggi abbiamo chiesto agli studenti, accompagnati dai loro insegnanti, che ringraziamo, di essere presenti affinché conoscano la storia e le radici della nostra democrazia, e della nostra libertà dovuta a uomini come questi che stiamo ricordando. Un bene che dobbiamo preservare difendere poiché la libertà non è acquisita sempre: le guerre, i movimenti eversivi visti negli Stati Uniti, in Brasile, gli assalti alle Camere del lavoro, gli inni al fascismo che si ripetono ci dicono che dobbiamo vigilare. Il nostro impegno nelle scuole per ricordare cosa è stata la Resistenza, come ha ricordato giustamente oggi l'onorevole Rosy Bindi, a scrivere la nostra costituzione antifascista continuerà affinché i valori costituzionali vengano applicati, in una società troppo diseguale, troppo discriminatoria, con troppa povertà diffusa. Conoscere il passato per costruire una società migliore, di pace, di solidarietà e di giustizia sociale. Grazie a questi uomini!"