Abbiategrasso: il Consiglio regionale boccia la mozione di Piccirillo sul progetto Essedue
Un'iniziativa per fermare la cementificazione e favorire la rigenerazione urbana

La proposta del del Consigliere regionale Luigi Piccirillo per fermare il progetto Essedue ad Abbiategrasso è stata bocciata dal Consiglio regionale.
Il no del Consiglio regionale
Arriva il no dal Consiglio regionale della Lombardia alla proposta avanzata dal consigliere Luigi Piccirillo di intervenire presso il Comune di Abbiategrasso per chiedere la sospensione della realizzazione del parco commerciale nei pressi del convento dell’Annunciata, un progetto che in città ha sollevato molte polemiche negli ultimi anni, per verificare la legittimità del piano attuativo rispetto al Piano territoriale regionale dell’area dei Navigli e la valutazione dei piani a VAS e VIA. Ciò in risposta anche alle istanze di cittadini e comitati che richiedono maggiore tutela per il territorio.
Per favorire la rigenerazione urbana
Al Consiglio regionale era stato chiesto inoltre di adottare nuovi indirizzi generali che vietino in assoluto l’utilizzo di suolo libero per nuovi interventi commerciali, imponendo la riqualificazione di terreni già urbanizzati o di aree degradate, o riutilizzando il patrimonio edilizio dismesso.
Interventi anacronistici
“Il suolo non è una risorsa rinnovabile, e costituisce un bene di fondamentale importanza per la salute e l’equilibrio ambientale – commenta il consigliere Luigi Piccirillo -. Disposizioni in tal merito ci arrivano anche dalla Commissione Europea, per la quale il consumo di suolo deve essere pari a zero. Compito della Regione dovrebbe essere quello di disincentivare l’utilizzo di terreni non ancora edificati, e favorire il riutilizzo di ambiti dismessi nell’ottica di valorizzare aree e quartieri spesso nel degrado. Ad Abbiategrasso il progetto Essedue prevede di cementificare un’area agricola grande come più di sessanta campi da calcio. La mia proposta, bocciata dal Consiglio, intendeva vietare questi tipi di intervento ormai anacronostici, per privilegiare la rigenerazione urbana delle aree dismesse, come ne esistono diverse ad Abbiategrasso, e che costituiscono spesso un danno ambientale e territoriale, nonché in alcuni casi un potenziale danno per la salute dei cittadini”.