Morte sorelle Agrati, domani l'interrogatorio del fratello arrestato
Martedì 12 novembre 2019 nel carcere di Busto Arsizio udienza di convalida dell'arresto di Giuseppe Agrati in cella per duplice omicidio aggravato dalla premeditazione e incendio. L'uomo vuole parlare col Gip. Il sindaco: "Bene il lavoro degli inquirenti"
Morte sorelle Agrati, domani (martedì 12 novembre 2019) l'udienza di convalida dell'arresto di Giuseppe Agrati che a chiesto di essere interrogato. Il sindaco: "Complimenti a inquirenti e carabinieri".
Morte sorelle Agrati, domani udienza convalida arresto e interrogatorio
Prima notte in carcere per Giuseppe Agrati, il 68enne, fratello di Carla e Maria Agrati, le due sorelle morte nell'incendio della loro abitazione avvenuto la notte tra il 13 e 14 aprile 2015. Giuseppe, unico sopravvissuto, è stato arrestato la mattina di sabato 9 novembre 2019 con l'accusa di duplice omicidio aggravato dalla premeditazione e incendio. Avrebbe appiccato lui le fiamme per eliminare le due sorelle così da mettere le mani sull'eredità.
Domani, martedì 12 novembre 2019, alle 11.30 si svolgerà l'udienza di convalida dell'arresto. L'avvocato difensore di Agrati, Desiree Pagani, si recherà nel carcere di Busto Arsizio dove si trova il suo assistito, insieme al Gip. Agrati ha espresso la volontà di essere interrogato.
Le parole del sindaco
Dopo la notizia dell'arresto di Giuseppe Agrati, il sindaco di Cerro Maggiore Nuccia Berra ha voluto commentare l'accaduto: "Cerro e Cantalupo dovrebbero arrivare agli onori della cronaca per l'impiego e le meravigliose iniziative che si susseguono durante l'anno, per il grande lavoro svolto dalle nostre associazioni e per le numerose eccellenze produttive presenti sul territorio.
I casi di cronaca nera di questi ultimi giorni lasciano la mia comunità basita e sconcertata.
Siamo addolorati per la famiglia Agrati per quanto sta succedendo. Andrea (il nipote che si era opposto all'archiviazione dell'inchiesta) è persona stimata che nel suo passato ha avuto l'occasione di servire il nostro Comune come consigliere comunale. Gli siamo vicini in questo momento e crediamo fortemente nel lavoro della magistratura che sta seguendo l'inchiesta. Alla giustizia ci vogliamo affidare per risolvere velocemente questa tristissima vicenda e, soprattutto, per dare un leggero sollievo agli affetti di Carla e Maria Agrati. Mi corre ringraziare anche il minuzioso lavoro dei nostri Carabinieri e degli inquirenti che avevano svolto tutti gli accertamenti in modo corretto ed accurato permettendo al nuovo magistrato che sta seguendo l'inchiesta di agire".
La tragedia di via Roma nel 2015
La tragedia era accaduta la notte del 13 aprile 2015. In casa vi erano le due sorelle e appunto Giuseppe. Le risultanze delle analisi svolte dalla scientifica della Polizia e dei Vigili del fuoco avevano fatto emergere la possibilità che il rogo fosse di natura dolosa, il caso era seguito dal Tribunale di Busto Arsizio che nell’estate 2018 avanzato la richiesta di archiviazione per l’uomo (che era indagato per omicidio colposo) non avendo trovato prove della sua colpevolezza.
Nel marzo scorso una prima svolta: dopo l’opposizione all’archiviazione arrivata da un familiare, il caso era stato avocato dalla Procura generale di Milano che aveva indagato Giuseppe Agrati per omicidio volontario e incendio. Da qui di fatto le indagini sono partite da capo con nuovi sopralluoghi, accertamenti e perquisizioni.