GRANDI CONCERTI IN ARRIVO

"Sound Tracks", tutto pronto per l'edizione 2025. Torna il concerto nel carcere di Bollate

Torna il famoso festival jazz&blued dell'Altomilanese: torna la musica nella casa circondariale, Cerro Maggiore si toglie dall'iniziativa

"Sound Tracks", tutto pronto per l'edizione 2025. Torna il concerto nel carcere di Bollate
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"Sound Tracks", tutto pronto per l'edizione 2025 del famoso festival jazz&blues dell'Altomilanese.

"Sound Tracks", tornano i grandi concerti. Tappa nel carcere di Bollate

Tutto pronto per la 21esima edizione di "Sound Tracks", il festival jazz & blues dell'Altomilanese diventato da subito un punto di riferimento internazionale.
Quest'anno subito una novità: una delle date del festival (come sempre gratuite) sarà nuovamente nel carcere di Bollate, luogo nel quale venerdì si è svolta la conferenza stampa di presentazione: "Un luogo molto significativo e rappresentativo del massaggio che il festival, da sempre, vuole imprimere nel suo lungo percorso: un intreccio unico e singolare fatto di artisti eccellenti, ottima musica, confronto e attenzione sociale, con l'obiettivo di Umanità e Cultura tout court" annuncia Daniela Rossi, presidente del Comitato organizzatore. Dopo 12 anni, ecco quindi che il festival torna nella casa di reclusione di Bollate: la prima volta fu per il concerto di "Guitar Ray & The Gamblers" nel 2021, e ricorda Rossi, "da allora il desiderio di tornare non si è mai affievolito e ha trovato risposta nell'edizione di quest'anno".

Il programma

Prima data dell'ezione 2025 sarà venerdì 29 agosto 2025 a Busto Garolfo: al parco Falcone e Borsellino (sempre con inizio alle 21), ci sarà il concerto della "Paolo Bonfanti Band"; la città di Legnano sarà protagonista invece domenica 31 agosto con l'arrivo del festival al Castello Visconteo con la musica della "Boney Fields Band". Presente anche San Giorgio su Legnano che ospiterà la data di giovedì 4 settembre 2025, in Piazza Mazzini, con la "Tolo Marton Band". Sabato 13 settembre 2025 la tappa sarà quella di Canegrate, in Piazza Matteotti con la "Sacromud Band". Toccherà poi a Nerviano venerdì 26 settembre 2025 in via Lazzaretto col concerto di "Nick Becattini Legacy" e gran finale nel carcere di Bollate martedì 7 ottobr 2025 con "Superdownhome".

La presentazione

La conferenza stampa di presentazione oltre a Rossi, ha visto la presenza del sindaco di Legnano Lorenzo Radice, di Busto Garolfo Susanna Biondi, dell'assessora ai Servizi sociali di Canegrate Franca Meraviglia, di Anna Poretti in rappresentanza della Fondazione Ticino Olona dei main sponsor quali Buscadero, Il poolo del blues, Mescalia e Rado Marconi. Al loro fianco anche Giorgio Leggieri, direttore del carcere di Bollate, che si è mostrato soddisfatto per il ritorno del festival: "Questa volta siamo noi che da dentro facciamo qualcosa che è fuori - ha sottolineato - Siamo tutti ben contenti che sia tornata una collaborazione per portare, dentro, l’aspetto culturale che anima il festival, attraverso le molteplici forme della musica neroamericana".
Un’edizione che si prennuncia super (unica nota stonata l’addio del Comune di Cerro al festival, Comune che era rimasto l’unico ad essere rimasto sempre presente fin dalla prima edizione), con il ricordo di tutti come sempre a Luciano Oggioni, ideatore del festival e direttore artistico venuto a mancare qualche anno fa.
Era il 2005 quando nacque "Sound Tracks", Oggioni, assente ma sempre più presente, ha fatto sì che si puntasse sempre su una musica di alto livello "perché essa è strettamente correlata a un’esperienza culturale allo stato puro" ha ricordato Rossi.
Che ha aggiunto: «Noi intendiamo la cultura come mezzo per abbattere le barriere, annullare le diversità, comprendere le ingiustizie e colmare i baratri delle disuguaglianze educative e sociali. La cultura, per citare la sapienza popolare, fa vedere “oltre lapunta del proprio naso”, usa le lenti della vera libertà».
Dentro questa visione la presenza del festival nella casa di reclusione di Bollate, grazie Leggieri e al coordinamento di Catia Bianchi, vivrà uno dei suoi momenti più coerenti e inclusivi, con i "Superdownhome", un super duo partito dal rural blues delle origini, una musica che affonda le propria storia nelle vita di persone in gravi difficoltà, emarginate, che hanno trovato in essa una possibilità di sopravvivenza e, spesso, di riscatto; opening act del concerto "The Seven band", un gruppo di musicisti ospiti della struttura stessa con la passione per la musica. "E’ il nostro modo di dare concretezza alle parole: disponibilità, confronto, umanità, rinnovamento" ha concluso Rossi.
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