La ricorrenza

Vittuone festeggia il 2 Giugno con un corteo dal Parco degli alberi della memoria

Il corteo per la Festa della Repubblica è partito dal Parco degli alberi della memoria per poi concludersi in piazza Italia.

Vittuone festeggia il 2 Giugno con un corteo dal Parco degli alberi della memoria
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A Vittuone la festa della Repubblica è partita dal Parco gli alberi della memoria. Il sindaco Laura Bonfadini ha ricordato la manifestazione degli studenti per la legalità del 23 maggio 2022.

La Festa della Repubblica a Vittuone

Esattamente 10 anni fa, il 2 giugno del 2012, a Vittuone venivano inaugurati la stele e il primo albero di gelso alla memoria di Elisa Restelli, a cui ha fatto seguito la piantumazione di altri 4 gelsi, dedicati a Giampiero Pozzi, Pietro Ghidoli, Pietro Frontini e Ferruccio Pozzi. I primi quattro erano partigiani vittuonesi che hanno perso la vita combattendo nella Resistenza, Ferruccio Pozzi è stato il primo sindaco di Vittuone nel dopoguerra, a sua volta ucciso da un commando fascista. Proprio da questo luogo, nei pressi del cimitero, che Vincenzo Capuozzo, presidente dell’Anpi di Vittuone/Sedriano, ha chiamato simbolicamente Parco degli alberi della memoria, è iniziata a Vittuone la celebrazione della Repubblica Italiana, al suo 76° compleanno.

Le istituzioni presenti

Presenti, insieme con numerosi cittadini, consiglieri e assessori dell’Amministrazione comunale, con il sindaco Laura Bonfadini, i rappresentanti delle associazioni che hanno partecipato all’organizzazione della manifestazione, cioè Anpi, Legambiente Vittuone, Binario8, nonché il Corpo musicale Giuseppe Verdi.

La manifestazione ha preso così il via con un discorso di Vincenzo Capuozzo, che ha ricordato Carlo Smuraglia, presidente emerito dell’Anpi, scomparso il 30 maggio a 98 anni.

Capuozzo ha fatto anche un bilancio, cercando di rispondere alla domanda: “A distanza di 76 anni, l’articolo 3 della Costituzione Italiana si è realizzato?”. Ha così snocciolato alcuni numeri che rivelano la precarietà della condizione lavorativa ed economica di molte famiglie e di molti giovani. Ha toccato anche il tema della sanità, ricordando come manchino persino i medici di famiglia, anche a Vittuone: una condizione che da tempo non si risolve.

"La Repubblica è la festa unificante di tutti gli italiani"

Il corteo, capeggiato dalla Banda, si è poi incamminato verso piazza Italia, accolto da altri cittadini. Qui ha preso la parola il sindaco Laura Bonfadini. Anche il primo cittadino ha ricordato Carlo Smuraglia, con un applauso collettivo. Ha richiamato poi la storia della Repubblica, con la “straordinaria stagione costituente, capace di cogliere e interpretare le speranze, le attese e le aspirazioni degli Italiani”.

Ha continuato il primo cittadino:

"La Repubblica non è statica, è un impegno che dinamicamente si rinnova nel fluire delle situazioni, dei problemi che affrontiamo, delle soluzioni che sappiamo trovare insieme. E’ la storia degli Italiani e della nostra libertà, il contributo che ciascuno ha dato a questi 76 anni di storia comune. E’ la festa unificante di tutti gli Italiani, una festa dei diritti conquistati ma anche un solenne richiamo ai doveri da assolvere. La Repubblica è legalità. Lo abbiamo visto lo scorso 23 maggio per le vie del paese, con un corteo vivace composto da molti giovani che a gran voce hanno richiamato la nostra attenzione sulle loro attività, svolte e organizzate con le scuole, mirate a seminare la cultura della legalità e del rispetto per una cittadinanza responsabile e partecipe. Abbiamo il dovere di fare memoria di quanti hanno pagato con la vita il proprio impegno contro le mafie, perché anche loro hanno difeso la Repubblica. Con il loro sacrificio hanno saputo dare speranza e coraggio a chi non si rassegna alla prepotenza criminale”.

Il sindaco ha anche fatto un riferimento alla guerra in Ucraina, che non permette di celebrare il 2 giugno con cuore leggero, come avrebbe potuto essere dopo 2 anni di restrizioni e il dolore della pandemia. Ha poi chiuso con un “Viva la Repubblica, viva l’Italia, Viva la Pace”.

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