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La coppia da Olimpiadi di Cornaredo

Marco Fabbri e Charlène Guignard affrontano la stagione di danza su ghiaccio, in vista delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026

La coppia da Olimpiadi di Cornaredo

Una coppia olimpica a Cornaredo.

Marco Fabbri e Charlène Guignard

Proseguono intensi e quotidiani sotto gli occhi esperti della tecnica Barbara Fusar Poli, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Salt Lake City, gli allenamenti della coppia di pattinatori Marco Fabbri e Charlène Guignard.
Residenti a Cornaredo dal 2019, Marco e Charlène saranno la punta di diamante del movimento italiano nella pattinaggio di figura, nella specialità danza, alle prossime Olimpiadi invernali di Milano – Cortina.

Quarta Olimpiade

Tre volte campioni europei, quarti nell’ultimo mondiale dopo due edizioni da medaglia, l’esperta coppia di danzatori su ghiaccio si sta preparando per il prossimo appuntamento di Coppa del Mondo previsto fra tre settimane: evento che, in quest’anno olimpico, sarà di avvicinamento e preparazione alla manifestazione di febbraio. La quarta Olimpiade per Marco e Charlène.
Ma sicuramente la più emozionante: dopo Sochi 2014, Pyeongchang 2018, Pechino 2022, Milano Cortina 2026, le Olimpiadi di casa.

Milano Cortina 2026

«Tra qualche mese avremo questa opportunità che non capita a molti atleti. Non vediamo l’ora. Ci stiamo preparando: abbiamo diversi importanti appuntamenti da affrontare prima di allora fra Coppa del Mondo ed Europei, poi a febbraio il mega evento che per noi vuol dire tanto» raccontano Marco e Charléne in una pausa dai loro intensi allenamenti al Forum di Assago.
«Stiamo rifinendo i programmi, facendo piccole modifiche. Fra tre settimane in Francia avremo la prima prova di Coppa del Mondo in cui presenteremo i programmi che poi porteremo alle Olimpiadi. Appuntamenti molto importanti che serviranno ad affinare il lavoro in vista di febbraio».

Coppia con casa a Cornaredo

Marco e Charlène sono una coppia sia nello sport, sia nella vita.
«Dal 2009 siamo una coppia. Abbiamo iniziato a pattinare insieme e poco dopo è scattata la scintilla ed è iniziata la nostra storia fuori pista. Lo abbiamo sempre considerato un nostro grande vantaggio perché ci permette di avere una complicità che magari altre coppie devono costruire o non possono aver completamente. Certo non sempre tutto è facilissimo, ma quando uno è in difficoltà sappiamo sempre che c’è l’altro pronto a supportarlo e viceversa».
A guidarli nella loro attività c’è l’allenatrice Barbara Fusar Poli, medaglia di bronzo alle Olimpiadi invernali del 2002.
«Ci alleniamo con lei da quando pattiniamo insieme. Ci segue sin dall’inizio, è sempre con noi. Ci ha insegnato molto. Una presenza molto importante nel nostro team. Un’allenatrice con grande esperienza, l’unica danzatrice su ghiaccio italiano medagliata: speriamo di poterla battere».

 

I nostri portacolori, classe 1988 lui, 1989 lei, saranno anche una delle coppie più anziane della manifestazione.
«Diciamo che abbiamo tanta esperienza. Tante gare, allenamenti, è la quarta Olimpiade, cerchiamo di sfruttarlo a nostro favore. Per fortuna, fisicamente e dentro, non ci sentiamo così vecchi. Faremo tesoro di tutte le esperienze che abbiamo avuto durante la nostra carriera».

 

Da alcuni anni la loro casa è a Cornaredo, città che li ha accolti e che nelle scorse settimane ha loro attribuito il Corniolo d’Oro, la benemerenza cittadina.
«Abbiamo scelto Cornaredo nel 2019 come località per vivere perché ci siamo subito innamorati del fatto che ha tutti i servizi di una città, ma con meno caos, più parchi più verde, più spazi. Insomma è molto più vivibile. Per noi è stato un grandissimo onore ricevere la benemerenza da parte del Sindaco e della Giunta comunale che riconosce i nostri sforzi su ghiaccio quotidiani».

Marco e Charlène fanno parte delle FIamme Azzurre, il gruppo sportivo della Polizia Penitenziaria.
«Alle Fiamme Azzurre dobbiamo molto: senza di loro probabilmente alcuni anni fa avremmo messo fine alla nostra carriera. Il loro sostegno è stato fondamentale per andare avanti e rappresentare l’Italia in tutto il mondo. Siamo molto riconoscenti, per noi è un onore far parte di questo gruppo sportivo».