Jacopo Fo incontra gli studenti del Torno
Il poliedrico Jacopo Fo, figlio di Dario Fo e Franca Rame, converserà con gli studenti del Torno nel centenario della morte di Pio Rame.
Jacopo Fo incontra in videoconferenza gli studenti dell'Istituto Torno impegnati nel progetto Castano Primo celebra il centenario dalla morte di Pio Rame.
Una videoconferenza con gli studenti del Torno nella ricorrenza della morte di Pio Rame
Lunedì 20 dicembre 2021, dalle 10 alle 12, Jacopo Fo incontrerà in videoconferenza gli studenti delle classi 2°G e 4°G A.F.M. del Torno, impegnate nel progetto Castano Primo celebra il centenario di Pio Rame, promosso e coordinato dalla professoressa Laura Fusaro in collaborazione con l'Amministrazione e patrocinato dalla Fondazione Fo Rame, presieduta da Mattea Fo.
A cinque giorni dalla ricorrenza della morte del bisnonno materno Pio Rame, avvenuta a Castano Primo giusto un secolo fa, il giorno di Natale del 1921, lo scrittore e artista poliedrico (autore, attore e registra teatrale, costumista e fumettista, oltre che blogger e attivista) Jacopo Fo, figlio di Dario Fo e Franca Rame, converserà con i ragazzi che, da qualche mese ormai, stanno ricostruendo la storia della famiglia Rame e, in particolare, del suo non breve soggiorno castanese (ottobre 1921 – aprile 1922).
I Rame a Castano
Pio Rame fu un celebre marionettista, capostipite di una delle principali compagnie di teatranti ambulanti del primo Novecento. Il periodo castanese della famiglia Rame coincise con un momento cruciale della loro carriera e produzione artistica, quello del passaggio dal teatro con le marionette al teatro in persona. A Castano i Rame lasciarono segni tangibili del loro passaggio, accendendo nei residenti la passione per la recitazione, favorendo la nascita di una Filodrammatica Dopolavoro, composta dai dilettanti locali che avevano saputo coinvolgere nei loro spettacoli, distinguendosi per le diverse opere di beneficenza prestate e soprattutto scrivendo numerosi testi teatrali ispirati a storie e personaggi del posto. I testi (ben 16 canovacci di altrettante farse), riscoperti negli archivi della Fondazione Fo Rame, sono stati trascritti e rielaborati dagli studenti che ora attendono impazienti di potersi confrontare con Jacopo Fo sui risultati del proprio lavoro. Sarà un incontro “a sorpresa”, senza un programma ben definito: una chiacchierata sul teatro, sui trucchi e le magie della rappresentazione scenica. Una lezione insolita, senz'altro molto divertente e da ricordare.