Trasporto scolastico a Nerviano dopo la chiusura della scuola media. Il clima resta incandescente.
Trasporto scolastico, novità e polemiche
Arrivano le novità sul fronte del trasporto scolastico a Nerviano. Come noto, il 30 aprile 2025 era stata chiusa (per motivi strutturali) la scuola media di via Diaz, fatto questo che ha comportato un maxi cambiamento a livello di organizzazione didattica: per i prossimi due anni scolastici, infatti, gli alunni delle medie (così come quelli della primaria di via Roma e delle frazioni di Garbatola e Sant’Ilario) saranno chiamati a spostamenti e novità. Nei giorni scorsi si è svolta l’apposita commissione consiliare per aggiornare sulle novità: “L’Amministrazione comunale desidera ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla commissione, dimostrando attenzione e sensibilità verso un tema particolarmente importante in questo momento di transizione per la nostra comunità scolastica – spiega il sindaco Daniela Colombo – Durante l’incontro è stato presentato il nuovo articolo del Regolamento Trasporti, pensato per disciplinare, con la dovuta chiarezza e nel rispetto delle risorse disponibili, la gestione straordinaria del trasporto scolastico per i bambini della scuola primaria in vista del loro spostamento verso i plessi delle frazioni.
Vale la pena ricordare che a Nerviano, storicamente, il trasporto scolastico è stato previsto unicamente per gli studenti della scuola media. Tuttavia, a fronte di una situazione emergenziale causata dall’inagibilità dell’edificio di via Diaz, e non da un capriccio dell’Amministrazione, abbiamo ritenuto doveroso prevedere un servizio gratuito, per l’anno scolastico 2025-2026, riservato ai bambini della primaria che ne avranno effettivamente bisogno, compatibilmente con la disponibilità dei mezzi. La graduatoria non è una stranezza nervianese: è una prassi in tutti i Comuni proprio perché i fondi pubblici vanno gestiti secondo principi di equità e i bilanci devono restare in equilibrio. Purtroppo, anche in questa occasione, il confronto, che auspicavamo sereno e costruttivo, è stato disturbato da toni accesi, interruzioni ripetute e affermazioni pregiudiziali. Le osservazioni dell’opposizione sono apparse più volte scollegate dalle reali dinamiche dei servizi scolastici e più tese a millantare soluzioni improbabili che a costruire alternative concrete. Quanto al riferimento ai fasti della Roma antica e al motto ‘divide et impera’, ci permettiamo anche noi un piccolo omaggio alla storia: ‘dura lex, sed lex.’. Garantire e regolamentare un servizio pubblico a chi ne ha più bisogno è difficile ma necessario e noi, a differenza di Giulio Cesare, non vogliamo attraversare il Rubicone per guadagnare consensi… Preferiamo attraversare i quartieri di Nerviano con autobus veri e lavorare per garantire scuole sicure ai nostri ragazzi”.
Opposizione in rivolta
Si fanno sentire dalla minoranza: “Le Commissioni sono il luogo dove confrontarsi sugli argomenti che poi arriveranno in Consiglio comunale – afferma Massimo Cozzi della lista Con Nerviano-Gin-Lega – Vedere, come successo, nell’ultima vommissione, con all’ordine del giorno il regolamento per il trasporto pubblico scolastico per l’integrazione dello stesso con la gratuità introdotta a seguito della chiusura della scuola di via Diaz, il vicesindaco e assessore al Bilancio abbandonare la seduta in modo plateale, dichiarando di non volersi abbassare al livello di ‘presunte’ polemiche sollevate in quella sede, la consideriamo una totale mancanza di rispetto nei confronti dei commissari e dei genitori presenti per l’importanza dell’argomento. E’ doveroso ricordare che stiamo parlando di una persona nominata direttamente dal sindaco, che non si è presentata alle ultime elezioni comunali e che prende una indennità mensile lorda superiore ai duemila euro, pagata dai cittadini nervianesi. Concordando con quanto già detto dalla consigliere Federica Carlomagno di Fratelli d’Italia, dopo decisioni prese a senso unico e senza essere neanche ascoltati, non possiamo esimerci dal far notare e condannare simili comportamenti che sviliscono il ruolo stesso delle commissioni, dove i consiglieri comunali svolgono esclusivamente il loro ruolo. Piaccia o non piaccia a qualcuno, non faremo mai passare in silenzio simili comportamenti”.
Interviene anche Carlomagno, capogruppo di Fratelli d’Italia: “Non essendo parte della commissione prima come consigliere, ma restando comunque interessata al tema della scuola di via Diaz, ho partecipato come pubblico alla seduta: ho ascoltato le proposte e le preoccupazioni di alcune mamme presenti, che si trovano a metà luglio ancora senza risposte concrete su cosa accadrà da settembre. Durante l’incontro la discussione si è fatta accesa,
come purtroppo spesso accade, poiché l’attuale maggioranza sembra faticare ad accogliere critiche e opinioni contrarie al proprio operato. La mia volontà è nostra come partito di minoranza mai coinvolto nelle consultazioni, era semplicemente chiedere chiarezza sulle tempistiche e sottolineare che, vista la
scarsità di tempo prima dell’inizio dell’anno scolastico, i problemi si potrebbero affrontare meglio ascoltando le famiglie e raccogliendo le informazioni sulle loro necessità prima di prendere decisioni e non
viceversa. Purtroppo, non ci è stata data la possibilità di spiegare con chiarezza la nostre preoccupazioni, in quanto spesso interrotti dai continui interventi di chi gestiva i microfoni. Comunque, al momento non è ancora definito se il servizio sarà garantito con più mezzi o con un solo autobus, quindi tutto si vedrà almeno dalla seconda metà di agosto. La seduta si è poi ulteriormente colorita con il vicesindaco che, giudicando alcune posizioni ‘polemiche’, ha
deciso di abbandonare la commissione per non ‘abbassarsi a tanto’, suscitando la pronta reazione di noi consiglieri presenti. Ci sarà modo di discutere la questione nel prossimo Consiglio comunale. Ci dispiace, però, constatare che, ancora una volta, l’Amministrazione abbia perso l’occasione di coinvolgere
realmente tutte le parti interessate, preferendo invece procedere autonomamente, anche in quella che viene definita una situazione di emergenza, nella quale sarebbe invece fondamentale includere le opinioni
di tutti in un confronto volto a trovare soluzioni condivise e efficaci. Già gli antichi Romani avevano compreso che il confronto era la chiave della stabilità: il Senato, ‘consiglio degli anziani”, era fondato proprio sul principio che ogni voce dovesse essere ascoltata, non ignorata. Perché anche la minoranza, in momenti difficili, può avere il consiglio più saggio. Forse a questa giunta si
allinea di più la famosa frase attribuita a Giulio Cesare ‘divide et impera’, perché il mettere tutti contro tutti facilità il controllo”.