CERRO MAGGIORE

"Stop alla divisione sui Caduti delle guerre"

Approvate le modifiche al regolamento sugli eventi istituzionali, la soddisfazione del centrodestra che governa

"Stop alla divisione sui Caduti delle guerre"
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"Stop alla divisione sui Caduti delle guerre": modificato il regolamento a Cerro Maggiore.

"Stop alla divisione sui Caduti delle guerre"

"Non vogliamo più vedere atteggiamenti da avversari: la vittoria nella Prima Guerra mondiale e la fine della Seconda Guerra mondiale meritano di essere celebrati adeguatamente, onorando tutti i Caduti in quanto italiani, allo stesso modo in cui ricordiamo i martiri delle Foibe e gli esuli istriani e le vittime dell’Olocausto o l'unità della Repubblica il 2 giugno". A dichiararlo sono i gruppi del centrodestra unito che formano l’Amministrazione comunale ossia Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia di Cerro Maggiore che così annunciano: le modifiche approvate nel Consiglio comunale di lunedì al nuovo regolamento del cerimoniale. Un ok all'unanimità per la disciplina dello stemma, del gonfalone e del cerimoniale proposto dall'assessore alla Cultura Daniel Dibisceglie.

Le parole della maggioranza

"Ora tutte le cerimonie pubbliche in ricordo del 25 aprile e del 4 novembre - patrimonio di tutti, per definizione - saranno veramente momenti di partecipazione unitaria - proseguono dal centrodestra - Con il nuovo regolamento si onorano tutte le vittime delle guerre che hanno lacerato le famiglie italiane, sia nella Giornata delle Forze armate (4 novembre) sia nella Festa della liberazione (25 aprile). Ricordiamo che la revisione del Regolamento si è reso ancor più necessario dopo che lo scorso anno, dopo le celebrazioni del 25 aprile, ci sono state polemiche, strumentalizzate dal Pd nel momento della campagna elettorale per le comunali. Un fatto che ha segnato e macchiato quei momenti di ricordo unitario e condiviso. Per questo noi abbiamo proposto al consiglio, all'Anpi ed ai Combattenti nuove regole condivise per andare avanti uniti. È giunta l'ora di voltare pagina, serve condivisione del dolore e unità d'intenti".

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