LETTERA APERTA A COMUNE E ISTITUTO

Scuola media chiusa, le richieste di Rappresentanti e Comitati genitori

Il plesso è stato chiuso il 30 aprile per motivi strutturali, lettera aperta a Comune e dirigenza scolastica

Scuola media chiusa, le richieste di Rappresentanti e Comitati genitori
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Scuola media di Nerviano chiusa, le richieste di Rappresentanti e Comitati genitori.

Scuola media chiusa, intervengono Rappresentanti e Comitati genitori

Il 30 aprile 2025, come noto, il Comune di Nerviano ha chiuso la scuola media di via Diaz per motivi strutturali. Due le ipotesi su cui oggi Comune e scuola sono al lavoro per dove far riprendere le lezioni a settembre visto che la media resterà chiusa per almeno due anni. E ora si fanno sentire il Comitato genitori Sant'Ilario e quello di Garbaola, così come i rappresentanti della scuola dell'infanzia Rodari e quelli della Munari che hanno inviato a Comune e scuola una lettera aperta: "Scriviamo questa lettera aperta con urgenza e senso di responsabilità, nella speranza che possa essere ascoltata da chi ha il compito di rappresentare, educare e tutelare la nostra comunità. Siamo venuti a conoscenza, come genitori e come popolazione, delle due soluzioni che l’amministrazione scolastica ha restituito all’amministrazione comunale come percorribili dopo che il 30 aprile 2025 la scuola di via Diaz è stata dichiarata inagibile. Al netto che chiunque dell’amministrazione scolastica, dal Consiglio di Istituto al corpo docenti, avrebbe dovuto opporsi nettamente alle soluzioni proposte, perché nessuna rispettosa del benessere degli alunni della scuola primaria, siamo a richiedere che si riveda totalmente il piano proposto".

Le criticità rilevate

Comitati e rappresentanti proseguono elencando le criticità riscontrate:

"Le criticità che abbiamo riscontrato sono le seguenti - annunciano comitati e rappresentanti - Ogni età ha diritto a una scuola: si trovi una soluzione temporanea, di breve o medio termine, dove allocare gli studenti della scuola di via Diaz. Che siano soluzioni di breve termine, in attesa di bonificare totalmente la scuola di via dei Boschi, che allo stato attuale è inutilizzabile, ma che una volta bonificata diventerebbe una risorsa importante in momenti di emergenza. O che siano soluzioni di medio termine, che alla fine del percorso di ristrutturazione della scuola di via Diaz possano essere smantellate senza rimanere sul territorio. Che siano soluzioni confortevoli, esteticamente gradevoli e funzionali a quanto serve a dei ragazzi che si affacciano alla scuola secondaria di primo grado.
Ogni famiglia ha diritto a continuare a frequentare nel plesso scelto: diritto all’istruzione nella sede scelta dalla famiglia, come sancito dal D.Lgs. n. 297/1994,  artt. 138 e 139. Solo negli ultimi tre anni l’iscrizione alla scuola primaria prevede l’iscrizione all’Istituto comprensivo, con indicazione del plesso preferito. Questo era
stato modificato per favorire il mantenimento della scuola primaria Ada Negri. Le leve del 2016 e 2015 si erano iscritte direttamente al plesso individuato dai genitori.
Didattica orfana: addio a tutti i progetti e addio all’inclusione. Riempiendo tutti gli spazi delle scuole, come previsto nelle due ipotesi pubblicate, non ci sarà nessuna aula disponibile per progetti di qualsiasi tipo. Addio alla teatralità, alle aule informatica, alle aule Stem, alle aule video, alle biblioteche. Addio ai progetti sportivi (non è possibile garantire le ore in più nelle palestre). Addio ai lavori di gruppo. Gli alunni della primaria resteranno tutto il giorno confinati nelle aule assegnate. E i bambini con bisogni speciali? Nei momenti di distacco dalla classe, esiliati in
corridoio.
-Impatto viabilistico e ambientale: le frazioni non possono sostenere l’inquinamento e la viabilità così modificata. Un solo esempio: a Sant'Ilario dovrebbero essere spostate 11 classi della scuola di via Roma, con una media di 21 alunni (dati
ScuolaInChiaro): 231 alunni. Si possono quindi facilmente prevedere all’uscita una lunga fila di auto parcheggiate, da via Rovereto a via Monviso, se non oltre, e almeno 16 tempi semaforici necessari per scendere da via Cadorna al Sempione. Ogni tempo
semaforico è di circa 3 minuti, quindi per uscire dalla frazione sarà necessario un tempo tra la mezzora e l’ora. E anche volendo deviare sulla Strada Provinciale 109, la situazione non migliorerebbe: sono ben note le lunghe code che si creano alle ore 8, da quando è stata modificata la viabilità a Lainate. Questo due volte al giorno, che va ad aggiungersi al traffico ordinario. Stessa situazione si ripercuoterebbe nella frazione di Garbatola, volendo riempire a
tutti i costi ogni aula attualmente disponibile.
Spese per le famiglie: oltre al danno, la beffa. La spesa per un eventuale trasporto pubblico sarebbe a carico delle famiglie, perché troppo oneroso per il Comune.
-Vita della comunità: queste soluzioni avrebbero ricadute negative sulla vita della comunità. Le scuole non sono solo luoghi di apprendimento, ma anche punti di riferimento fondamentali per le comunità locali. Finalmente da dopo l’emergenza sanitaria del 2020 eravamo riusciti a risollevarci e far ripartire tante piccole iniziative sul territorio, dai canti di Natale all’accensione dell’albero. I bambini tornavano a vivere le frazioni. In entrambe le soluzioni, la vita, delle frazioni in particolare, verrà sconvolta. Senza contare che c’è un indotto da preservare, fatto da molteplici attività extra scolastiche.
-Lo spostamento non finirà dopo 24 mesi… Questo è chiaro: finita la ristrutturazione di via Diaz, una volta che i ragazzi saranno rientrati nella nuova scuola secondaria, sarà il turno della scuola di via Roma essere oggetto di una ristrutturazione (attualmente ci sono già criticità strutturali evidenziate). Quindi gli spostamenti saranno definitivi".

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