Respinto il ricorso per la gestione della Rsa di Arese, Fdi: "Valuteremo se appellarci al Consiglio di Stato"
"Come più volte sostenuto non condividiamo la decisione di affidare a Sercop la gestione della nostra casa di riposo"
Dopo che il Tar regionale ha dichiarato inammissibile il ricorso dei partiti di opposizione di Arese per l'assegnazione della gestione della Rsa Gallazzi Visconti a Sercop, Fratelli d'Italia ha detto che valuterà un'eventuale ricorso al Consiglio di Stato.
Respinto il ricorso per la gestione della Rsa di Arese, Fdi: "Valuteremo se appellarci al Consiglio di Stato"
"Fratelli d'Italia di Arese prende atto della sentenza del tar Lombardia che ha dichiarato inammissibile il ricorso contro la delibera di affitto di azienda della casa di riposo a Sercop - hanno dichiarato il Presidente direttivo FdL di Arese Maurizio Innocenti e Alex Greco membro del direttivo - Si tratta di una sentenza che non entra nel merito della decisione del comune che per noi resta illegittima e gravemente inopportuna e sbagliata. Valuteremo con i nostri avvocati e le altre forze all'opposizione se proporre appello al consiglio di stato. Quel che è certo è che proseguiremo la nostra battaglia politica contro un carrozzone che gestisce molto male i servizi. Crea gravi disagi ai nostri anziani per colpa di una decisione settaria ed irragionevole della giunta e della maggioranza".
La decisione del Tar e cosa farà Fratelli d'Italia
"Come più volte sostenuto non condividiamo la decisione di affidare a Sercop la gestione della nostra casa di riposo. L’edificio venne donato al Comune di Arese allo scopo di dare assistenza agli anziani di Arese che con questa scelta perderanno la priorità di accesso alla struttura. Il nodo politico della questione è tutto qui e contro questa scelta ci riserviamo di intraprendere tutte le azioni di protesta e contestazione che riterremo opportune allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza al riguardo. Il nostro ricorso contro questa decisione è stato respinto dal TAR regionale senza entrare nel merito della questione per cui, come anticipato, se sul piano amministrativo dobbiamo prendere atto di questa battuta d’ arresto, sul piano politico la dialettica continuerà su questa ed altre questioni. La scelta dell’ attuale maggioranza è contestabile anche sul piano giuridico visto che un lascito del genere è stato subordinato a scopi ben precisi che vincolano, anche a livello morale, tutte le compagini amministrative indipendentemente dal colore politico".