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Opere pubbliche: le scuole al centro del piano triennale di Bareggio

Calendarizzati per il 2025 altri interventi sulle scuole, in particolare alla primaria “Rodari” e della scuola dell’infanzia “Munari”

Opere pubbliche: le scuole al centro del piano triennale di Bareggio
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Ci sono le scuole al centro del piano triennale delle opere pubbliche del comune di Bareggio: investimenti importanti nel 2024, 2025 e 2026.

Scuole al centro del piano triennale delle opere pubbliche

Approvato in Giunta il Piano triennale delle opere pubbliche. Tanti gli obiettivi che l’Amministrazione comunale guidata da Linda Colombo si è data per i prossimi tre anni.

“Nel 2024 – spiega il sindaco – oltre ai fondi che contiamo di ottenere attraverso il bando Recap per la riqualificazione energetica della scuola secondaria, sono previsti la rotatoria di via Roma e la pista ciclabile di via De Gasperi. Abbiamo messo in agenda anche la sostituzione dei serramenti della scuola secondaria di San Martino, che non compare nel piano perché è un intervento sotto la soglia dei 150mila euro. Non compaiono in elenco neanche gli interventi che sono già stati affidati quest’anno, come la riqualificazione del bocciodromo e la via Santo Stefano”.

Le opere del 2025 e 2026

Calendarizzati per il 2025 altri interventi sulle scuole, in particolare alla primaria “Rodari” e della scuola dell’infanzia “Munari”. La progettazione partirà già nel 2024, ma poi i lavori si concretizzeranno l’anno successivo. “Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria alla Rodari – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici Raffaella Gambadoro – all’interno del piano di interventi c’è anche il rifacimento completo dei servizi igienici del blocco più vecchio dell’istituto. Per la Munari, invece, si provvederà in particolare alla sistemazione della tettoia esterna”.

Per il 2026, invece, la Giunta Colombo si è presa due impegni: “Il centro polivalente all’interno dell’area ex Cartiera, che diventerà il fiore all’occhiello del progetto di rigenerazione del comparto, e l’area feste”, conclude il primo cittadino.

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