la decisione dell'amministrazione

Museo dei bambini e comunità energetiche: il comune di Legnano apre ai privati

L’amministrazione comunale ha provveduto a inserire la gestione del Museo di Bambini e la realizzazione e gestione della Comunità energetica rinnovabile nel Programma Triennale delle esigenze pubbliche

Museo dei bambini e comunità energetiche: il comune di Legnano apre ai privati
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Il Comune di Legnano ha aperto la possibilità ai privati di realizzare partenariati con il Comune per la gestione del Museo dei bambini e delle comunità energetiche.

Museo dei bambini e comunità energetiche: il comune di Legnano apre ai privati

L’amministrazione comunale ha provveduto a inserire la gestione del Museo di Bambini e la realizzazione e gestione della Comunità energetica rinnovabile nel Programma Triennale delle esigenze pubbliche “idonee a essere realizzate attraverso forme di partenariato pubblico privato”, atto illustrato ieri pomeriggio nella commissione Opere pubbliche e all’ordine del giorno del consiglio comunale in programma il 24 settembre.

Concretamente significa che, ai sensi del nuovo codice degli appalti, si apre la possibilità di ricorrere alla partnership con soggetti privati per questi due interventi.

«Per realizzare interventi in una città delle dimensioni e della complessità di Legnano occorre disporre di fonti di finanziamento e strumenti diversi, adeguati ai progetti cui si intende lavorare -nota il sindaco Lorenzo Radice; per questo le tante risorse che siamo stati capaci di intercettare in questi anni (Pnrr, Fesr/FSE, fondi ministeriali) assolvono soltanto a una parte del nostro fabbisogno di opere per la comunità. Ci sono, infatti, opere di dimensioni e complessità così grandi oppure che necessitano di competenze specifiche che, nella fase di gestione, in Comuni di medie dimensioni come Legnano non sono oggi presenti. È stato il caso, negli anni scorsi, della riqualificazione dell’illuminazione pubblica e, più recentemente, della realizzazione della nuova piscina; ma lo è anche, per una partita importante in chiave sostenibilità e ambiente come la Comunità energetica rinnovabile, che richiede il know-how tecnico e la disponibilità finanziaria in possesso di soggetti privati. Altrettanto vale per il Museo dei bambini, per cui è indispensabile la professionalità di chi opera nel settore, come è risultato a valle del lavoro di coprogrammazione, per garantire la sostenibilità economica della gestione. Aprendo alla possibilità di utilizzare lo strumento PPP per queste due partite abbiamo, quindi, più frecce nel nostro arco per centrare due obiettivi cui teniamo molto».

La programmazione per il Museo dei Bambini

Il PPP è la modalità di gestione suggerita dall’attività di coprogrammazione per “Kimu”, il Museo dei Bambini che sta prendendo forma nel complesso degli ex Bagni pubblici di via Pontida a valle del lavoro svolto dal tavolo. Il lavoro di coprogrammazione ha considerato preferibile il percorso amministrativo del partenariato pubblico privato perché, in questo modo, gli operatori privati saranno chiamati a presentare proposte di gestione complessive e comprendenti tutti gli aspetti gestionali, da eventuali investimenti iniziali di ordine generale a quelli relativi agli spazi da riqualificare nella parte esterna, dalla definizione puntuale dei ruoli nel’ambito della partnership fra gli operatori al progetto culturale complessivo, dal piano delle manutenzioni al piano economico finanziario asseverato. In particolare l’elaborazione di quest’ultimo documento, richiedendo un’analisi del mercato supportata da specialisti esterni e la formulazione del conseguente progetto di gara, sarebbe particolarmente complesso per il Comune. Dopo l’inserimento dell’intervento nel programma triennale delle esigenze pubbliche, il ricorso alla modalità del PPP dovrà seguire una valutazione preliminare di convenienza e fattibilità. La valutazione, che si incentrerà su diversi aspetti, fra cui l'idoneità del progetto a essere finanziato con risorse private, le condizioni per ottimizzare il rapporto tra costi e benefici, la capacità di indebitamento dell'ente e la disponibilità di risorse sul bilancio pluriennale, metterà a confronto la stima dei costi e dei benefici del progetto di partenariato, nell'arco dell'intera durata del rapporto, con quella del ricorso alternativo al contratto di appalto per un arco temporale equivalente.

Da ricordare che a fine luglio sull’edificio ex palestra del complesso di via Pontida è stata alzata la bandiera tricolore italiana, un’usanza delle imprese edili quando si completa la copertura di un edificio. In particolare, nello stesso immobile, oltre alla sistemazione della copertura, si è già provveduto al consolidamento di solai ed intonaci, al restauro delle cornici esterne e dei serramenti originali, oltre alle necessarie predisposizioni impiantistiche e alla fossa dell’ascensore. Nell’edificio ex Bagni pubblici si è proceduto invece con la demolizione e la rimozione delle partizioni interne e la realizzazione della fossa per l’ascensore. Nel cortile, dopo l’eliminazione di tutti i manufatti presenti, sono state realizzate gran parte delle predisposizioni impiantistiche. La fine dei lavori è prevista per la primavera 2025.

L'intervento dei privati nella comunità energetica

Relativamente alla Comunità energetica rinnovabile l’amministrazione comunale ritiene che il PPP possa essere strumento idoneo per realizzarla e gestirla alla luce di diversi vantaggi offerti dall’apporto di soggetti privati che vanno dall’ottimizzazione dell’impiego delle risorse tecniche al trasferimento del rischio, dai benefici rappresentati dalle competenze e dalle risorse finanziarie del settore privato necessari a realizzare progetti energetici ambiziosi, con la conseguente riduzione del carico finanziario e operativo sul bilancio comunale alla possibilità di beneficiare di soluzioni tecnologicamente avanzate e adattabili alle specifiche esigenze locali. Altro plus del PPP è rappresentato dall’ampia gamma di modelli di cooperazione pubblico-privato; una pluralità di metodologie attuative dove è possibile individuare la soluzione che meglio si adatta alla necessità del caso. Per questo l’amministrazione effettuerà a breve le sue valutazioni per individuare la modalità più confacente che, se si deciderà di percorrere la strada del PPP, sarà inserita nella manifestazione pubblica di interesse.

Da ricordare che la costituzione di una comunità energetica rinnovabile punta a promuovere la riduzione dei consumi energetici e l’aumento della produzione di energia rinnovabile a livello locale e a valorizzare le potenzialità del territorio per lo sviluppo di comunità per la generazione e condivisione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili con ricadute sociali e ambientali, tra cui la crescita competitiva, l’occupazione, l’attrattività del territorio e il contrasto alla povertà energetica.

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