Politica locale

Ex Cartiera, resa dei conti tra la maggioranza e Gibillini: la replica del comitato

I documenti presentati dal centrodestra rivelerebbero l’originaria e diversa posizione dell’ex sindaco sull’area

Ex Cartiera, resa dei conti tra la maggioranza e Gibillini: la replica del comitato
Pubblicato:
Aggiornato:

Un nuovo capitolo si aggiunge alla complicata vicenda amministrativa dell'ex Cartiera di Bareggio. Negli stessi giorni in cui l'Amministrazione di Linda Colombo festeggiata la firma della convenzione per il recupero dell'area, la maggioranza di centrodestra ha colto l'occasione per togliersi qualche cosiddetto sassolino dalle scarpe, puntando esplicitamente il dito contro colei che più di tutti in questi ultimi anni si è invece spesa per scongiurare la demolizione della vecchia cartiera: la consigliera Monica Gibillini.

Ex Cartiera, resa dei conti tra la maggioranza e Gibillini

Una vera e propria «operazione verità», come l’hanno definita in un comunicato i gruppi consiliari di Lega, Fratelli d'Italia, Bareggio nel cuore e Linda Colombo sindaco, che recupera alcuni documenti risalenti a quando Gibillini fu sindaco di Bareggio dal 2008 al 2012:

«È giusto che i cittadini, in particolare coloro che l’hanno seguita nei suoi tentativi di bloccare il progetto, sappiano che il 31 luglio 2012 il sindaco Monica Gibillini portò in Giunta un progetto (delibera n. 92) non condiviso con la maggioranza dell’epoca. Nella relazione tecnica si legge testualmente: “Alla base delle scelte di sviluppo della proposta c’è la considerazione che la ridefinizione del tessuto urbano dell’Area di Trasformazione non può avvenire attraverso un disegno che forzatamente ripropone modelli di una ‘storicità’ in realtà mai esistita”. E ancora, “Gli obiettivi definiti verranno raggiunti attraverso un primo atto di ‘svuotamento’ dell’area e l’eliminazione della sua ingombrante presenza».

Ex Cartiera, resa dei conti tra la maggioranza e Gibillini: la replica del comitato

Ex Cartiera, resa dei conti tra la maggioranza e Gibillini: la replica del comitato
Alcuni stralci del documento del 2012

«In poche parole colei che ora si fa paladina del mantenimento della struttura esistente, ormai fatiscente, quando era sindaco era favorevole all’abbattimento. Evidentemente non riesce a darsi pace per il fatto che l’Amministrazione Colombo abbia sbloccato la situazione e sia riuscita nell’intento in cui lei aveva fallito».

Così prosegue la maggioranza, sottolineando il particolare delle cubature inizialmente immaginate per l’area:

«il suo progetto prevedeva la costruzione di 7.800 mq di residenziale nell’area ex cartiera rispetto ai 2.700 del nostro. Per contro, 2.230 mq di servizi rispetto ai 4mila del nostro. In sintesi, Gibillini voleva costruire quasi il triplo a fronte della metà degli spazi destinati a servizi. Quindi, con un impatto sul centro storico maggiore. Senza contare lo spreco di soldi pubblici per studi di fattibilità di stravaganti e progetti mai realizzati tra i quali il velodromo. La domanda sorge spontanea: gli aderenti al suo pseudo-comitato sono stati informati di tutto ciò?».

Ex Cartiera, resa dei conti tra la maggioranza e Gibillini: la replica del comitato

Parole pesanti che forse la stessa Gibillini non si sarebbe mai aspettata da alcuni di coloro che un tempo erano suoi compagni di maggioranza.

La replica del Comitato ex Cartiera ai cittadini

Di fronte alle accuse della maggioranza è giunta immantinente la replica di uno degli attori chiamati in causa, cioè il Comitato Ex Cartiera ai cittadini.

«Al comunicato di #FattiNonParole rispondiamo con queste righe, la nostra verità» esordiscono, spiegando: «Noi non ci siamo chiesti chi fosse Monica Gibillini, da molti è conosciuta, dalla maggior parte forse no, ma questo non ci interessa perché la sua opinione e la sua collaborazione valgono tanto quelle dei normali cittadini. Questo gruppo non è politico e come tale non gli interessa e non va a cercare gli scheletri negli armadi tornando sempre al passato di quello che uno ha detto o ha fatto anni fa. Questa è un’associazione civile di liberi cittadini che vorrebbero proteggere e conservare la loro memoria storica e purtroppo a quanto pare non ce la stanno facendo. Se Monica Gibillini si è rivista e ha avuto un ripensamento, è perché “cambiare è la regola della vita, e quelli che guardano solo al passato o al presente, certamente perderanno il futuro” (J.F. Kennedy)».

Nella nota del comitato, firmata da Silvia Bona, Ida Bonfiglio, Gabriella Sansottera, Matteo Calati ed Emiliano Fornaroli, viene poi ribattuto alle considerazioni della maggioranza su punti specifici:

«Non è vero che nessuno ha mai tentato di restituire l’ex Cartiera ai cittadini quale luogo pubblico. Quando il sindaco Oldani a fine anni ‘80 ci ha provato è stato mandato a casa perché evidentemente gli interessi sull’area sono sempre stati altri, si voleva solo aspettare e fare bottino con i costruttori e non invece donare la ex Cartiera al paese come centro civico».

Ex Cartiera, resa dei conti tra la maggioranza e Gibillini: la replica del comitato
Foto della passeggiata organizzata dal Comitato ex Cartiera ai cittadini lo scorso 1 novembre

Il Comitato sostiene poi che il progetto attuale è stato portato avanti e approvato durante il periodo del Covid senza dibattito pubblico in presenza e apertura ai cittadini:

«Quando sono state presentate osservazioni e si è tentato di coinvolgere associazioni tipo Riusiamo l’Italia e l’Associazione commercianti è stato detto che il tempo del dialogo era terminato. Le “cautele” espresse dalla Soprintendenza sull’area che invitavano l’amministrazione a rivedere i propri strumenti urbanistici per salvaguardare un impianto importante per il centro storico di Bareggio sono state ignorate» e in ultimo «non è vero che mancavano i soldi per recuperare un’area di questo tipo. I soldi del Pnrr invece che dirottarli in altri ambiti 5 milioni di euro potevano essere indirizzati sull’intera area con l’acquisto al privato della vecchia Filanda e la riqualificazione degli edifici. Mentre ora ci si appresta a caricare sui cittadini un mutuo di 2 milioni di euro per un edificio pubblico nell’area al posto di un edificio bello e storico come la ex Filanda».

«Per concludere come dice C.S. Lewis “Non puoi tornare indietro e cambiare l’inizio, ma puoi iniziare dove sei e cambiare il finale”. Per cui se qualcuno di voi ci ha ripensato sulla grande cavolata della distruzione di questa memoria storica e vuole iscriversi al Comitato ben venga, vuol dire che è una persona intelligente che ha rivisto le sue posizioni e ha cambiato idea. Cambiare idea è sinonimo di intelligenza, perseverare in certe posizioni forse è sinonimo di ignoranza».

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali