Anpi e altre realtà sulle barricate, il sindaco: "No a guerriglia"

Estrema destra a Gaggiano, sala la tensione

Anpi ed altre realtà reagiscono alla notizia dell’apertura di una sede di Lealtà Azione con una raccolta firme per informare il Prefetto. Il sindaco Perfetti: «La presenza di questo gruppo è un’onta per il paese, ma non voglio si crei una contrapposizione da guerriglia»

Estrema destra a Gaggiano, sala la tensione
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Anpi ed altre realtà reagiscono alla notizia dell’apertura di una sede di Lealtà Azione con una raccolta firme per informare il Prefetto. Il sindaco Perfetti: «La presenza di questo gruppo è un’onta per il paese, ma non voglio si crei una contrapposizione da guerriglia»

Estrema destra a Gaggiano, sala la tensione

Anpi e alcuni movimenti politici sul piede di guerra: sale sempre di più la tensione per l’apertura di una sede di Lealtà Azione a Gaggiano. Qualche giorno fa, il gruppo di estrema destra FEDErAZIONE ha annunciato l’inaugurazione della sua nuova sede per la zona sud di Milano.  L’apertura, in programma a settembre in via Matteotti 58, doveva avvenire lo scorso anno, ma poi, a causa del Covid, è stata posticipata. Anpi Gaggiano ha espresso la sua «indignazione e sconcerto» e parla di un grande sfregio per il paese e per tutto il sud milanese. «Il tentativo di ricostituire ideali deliranti e criminali non deve trovare spazio nel nostro territorio e in nessun altro luogo, per questo deve essere contrastato ed emarginato – dichiara l’associazione - Tutta la rete Anpi provinciale è allertata e valuterà possibili iniziative di informazioni e contrasto sulla base di nuovi sviluppi della vicenda». L’osservatorio democratico sulle nuove destre, pagina con alcune migliaia di seguaci sui social, accenna a mobilitazioni antifasciste a Gaggiano e descrive Lealtà Azione come una pericolosa organizzazione neofascista.

La raccolta firme per informare il Prefetto

Una nota della lista Rossa Solidale, candidata alle ultime elezioni amministrative a Corsico, dichiara: «Nel lontano 2014, grazie alla mobilitazione di associazioni antifasciste, collettivi, partiti e semplici cittadine e cittadini, siamo riusciti a scacciare queste persone fino ad obbligarle ad organizzare il loro raduno in una cascina. Ora, a distanza di 6 anni, siamo pronti a scacciare Lealtà Azione da Gaggiano?» Per questo, viene indetta una raccolta firme «per far arrivare la voce dell’antifascismo al Prefetto e per, in caso di necessità, organizzare insieme una manifestazione per ribadire l'importanza dei valori dell'antifascismo».

Il sindaco: “Ma non voglio la guerriglia in paese”

Il sindaco Sergio Perfetti non condivide la raccolta firme perché ritiene che la non accettazione del movimento di estrema destra debba provenire proprio dai gaggianesi. «Non è il sindaco o l’Anpi di turno, ma è il paese che con la sua cultura democratica deve rifiutare questi valori fascisti. È un’onta per Gaggiano avere queste persone. Lealtà Azione è un gruppo notoriamente fascista e se ne deve andare da Gaggiano!». Il primo cittadino sostiene che, trattandosi di una proprietà privata, non può impedire al movimento di stabilirsi nei locali. «Ma ciò mi crea un forte disagio, se penso allo spirito antidemocratico e antifascista mio e penso di tutto il consiglio comunale, vista la condivisione sul regolamento per la concessione degli spazi pubblici». Perfetti chiederà al prefetto di attenzionare la situazione per i possibili problemi di ordine pubblico. E, ricordando le scritte apparse lo scorso anno in paese contro Lealtà Azione, aggiunge: «Sono comunque comportamenti anti-istituzionali, sia che provengano da destra che da un certa sinistra. Non bisogna creare una contrapposizione troppo forte perché può solo portare fuori rotta. La guerriglia a Gaggiano non la voglio».

La delibera di consiglio: spazi pubblici solo a chi si dichiara antifascista

Nel frattempo, il consiglio comunale gaggianese ha recentemente approvato all’unanimità le disposizioni regolamentari generali in materia di concessione di spazi pubblici, di utilizzo di locali, strutture, attrezzature, aree di proprietà comunale e di concessione di patrocinio. Chi vuole ottenere la concessione di uno spazio pubblico, in paese dovrà dichiarare di riconoscersi nei principi costituzionali e antifascisti. Un iter iniziato con una mozione presentata da Associazione Futura, volta alla redazione di un regolamento, che garantisse la salvaguardia e il rispetto dei principi costituzionali, democratici e antifascisti.

Ora, il rappresentante legale del soggetto richiedente dovrà allegare una attestazione in cui dichiara di riconoscersi nei principi costituzionali democratici e di ripudiare il fascismo ed il nazismo. Si richiede quindi «di aderire ai valori dell’antifascismo posti a base della Costituzione repubblicana, ovvero i valori di democrazia, libertà, pace, giustizia sociale, eguaglianza e rispetto dei diritti umani. Valori che si sono affermati nel nostro paese dopo una ventennale lotta di opposizione democratica alla dittatura fascista». Non potranno essere più accolte richieste di concessione, presentate da organizzazioni ed associazioni che direttamente si richiamano «all’ideologia, ai linguaggi e rituali fascisti e nazisti, alla sua simbologia, e alla discriminazione razziale, etnica, religiosa, sessuale, o per ragioni di lingua, di opinioni politiche, per condizioni personali o sociali». L’Amministrazione comunale ha ringraziato per il lavoro svolto la Conferenza dei capigruppo.

Perfetti: “Un'argine anche se non è la panacea”

«Chi vuole utilizzare i nostri luoghi deve appoggiare lo spirito democratico – afferma il sindaco Sergio Perfetti – Ciò può essere sicuramente un argine, ma non la panacea di tutti i mali. Non sono sicuro che riusciremo a tamponare tutte le situazioni». Il sindaco dichiara di aver ricevuto, in questi anni, varie richieste da movimenti «sospetti»; per questo, è intervenuto anche il prefetto. «Ho anche cercato di far attenzionare dai gestori quello che succedeva nell’area feste», conclude il primo cittadino.

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