Elezioni, Radice scrive ai legnanesi: "Stop ai neofascisti". Fdi: "Caduta di stile"
Secondo Fratelli d'Italia Legnano ""I toni gentili e accorati non bastano a imbellettare un gesto che resta di dubbio gusto".
Elezioni, lettera del sindaco Radice ai cittadini di Legnano fa scoppiare un caso.
Elezioni, la lettera di Radice ai legnanesi fa storcere il naso a Fratelli d'Italia
Al circolo cittadino di Fratelli d'Italia non è piaciuta la "lettera aperta alle cittadine e ai cittadini di Legnano" con la quale il sindaco Lorenzo Radice (ma anche gli altri primi cittadini dem della zona, per esempio Andrea Orlandi di Rho) invita gli elettori a dare la preferenza al candidato dem Emanuele Fiano prospettando la scelta di domenica 25 settembre 2022 come "chiara e netta" tra "due visioni, due culture, due storie famigliari agli antipodi": quella di Fiano da una parte (figlio di Nedo, unico sopravvissuto della propria famiglia allo sterminio ad Auschwitz") e quella di Isabella Rauti dall'altra ("figlia di Pino, volontario della Repubblica di Salò, fondatore di 'Ordine Nuovo' e leader del neofascismo italiano").
"I toni gentili e accorati non bastano a imbellettare un gesto che resta di dubbio gusto"
"In campagna elettorale, si sa, ognuno fa il suo gioco - commenta Fratelli d'Italia Legnano - Decidere di scendere direttamente in campo mettendoci la faccia, o il nome, è sicuramente sinonimo di coraggio. Ma se in campo ci arrivi scivolando maldestramente ... non è proprio la stessa cosa. Certi atti valorosi, o li sai fare o sarebbe meglio lasciar perdere. Perché, nessuno meglio della sinistra italiana dovrebbe saperlo, è sempre lo stile che fa la differenza. Passare improvvisamente dall’indossare discretamente il golfino di cachemire a ostentare la felpa (per la canotta non è più stagione), spiazza. I toni gentili e accorati della sua lettera ai legnanesi con cui invita a votare “i buoni” per non far vincere “i cattivi” della storia, caro concittadino Lorenzo Radice, non bastano a imbellettare un gesto che resta di dubbio gusto. Sia chiaro: che etica politica sia un ossimoro, non è certo lei il primo a ricordarcelo. Ma da chi fino ad oggi sbandierava rigore morale e correttezza, questa caduta di stile proprio non ce la si aspettava".
"Lei non è un cittadino qualunque e la sua carica istituzionale dovrebbe seguirla sempre"
"Caro Lorenzo, lei non è un cittadino qualunque bensì il Primo Cittadino di Legnano e la sua carica istituzionale dovrebbe seguirla sempre e ovunque - conclude il circolo cittadino del partito di Giorgia Meloni - Quella lettera inviata casa per casa non le fa per niente onore. È una questione di stile, appunto. L’eleganza non è da tutti ma, come lei ci insegna, la provocazione, la bassezza e la slealtà, evidentemente sì".