CERRO MAGGIORE

Chiude la piscina comunale, parla il gestore: "Ci spetta un indennizzo"

Nam, Nuoto Alto Milanese, interviene dopo l'annuncio dello stop del servizio dell'impianto natatorio

Chiude la piscina comunale, parla il gestore: "Ci spetta un indennizzo"
Pubblicato:

Chiude la piscina comunale di Cerro Maggiore, parla il gestore della struttura.

Chiude la piscina, parla il gestore

Il 29 maggio 2024 sarà il giorno in cui chiuderà la piscina comunale di via Boccaccio a Cerro Maggiore così come annunciato nei giorni scorsi dal Comune. Tutto all'indomani della sentenza della Corte d'Appello di Milano che è intervenuta sulla vicenda che vede da una parte il Comune e, dall'altra, il gestore ossia Nam, Nuoto Alto Milanese. E il gestore interviene sulla vicenda: "Come reso noto dal Comune, la sentenza ha confermato lo scioglimento del contratto di concessione tra Nam e Comune - affermano da Nam - Già con provvedimento del 3 maggio 2024 l'Amministrazione comunale ci ha intimato di rilasciare il centro natatorio libero di tutti i beni mobili entro il 10 maggio 2024. Su richiesta di Nam, il Comune, con provvedimento dell'8 maggio 2024 ha differito il termine per il rilascio al 31 maggio 2024. Per poter ottemperare al provvedimento, dovremmo cessare il servizio il 29 maggio 2024"

"Ci spetta un indennizzo"

Prosegue Nam: "Informiamo altresì che la stessa sentenza, diversamente da quella di primo grado, ha riconosciuto a Nam il diritto di ricevere dal Comune un indennizzo in caso di rilascio del centro natatorio, indennizzo che, stando alla sentenza, non potrà essere inferire a 1.500.000 euro (a nostro giudizio l'indennizzo è pari a circa 1.900.000). Pertanto il Comune non potrà richiedere a Nan l'intero importo che, quale fideiussore di Nam, versò all'Istituto del Credito sportivo, 1.700.000 euro ma, al più, circa 200mila".
E sempre il gestore: "Il 17 maggio 2024 abbiamo rinnovato all'Amministrazione comunale la proposta transattiva più volte formulata di lasciare a Nam di continuare a gestire il centro natatorio a fronte del versamento da parte di Nam in favore del Comune di 1.700.000 euro naturalmente a rate (Nam non ha altri ricavi oltre quelli della piscina) in aggiunta ai canoni di concessione, della rinuncia di Nam a qualunque indennizzo e della rinuncia di Nam all'impugnazione della sentenza. Ad oggi non è giunta nessuna risposta".
Rivolgendosi agli utenti, Nam ricorda che "si sarà contattati per il rimborso degli abbonamenti di cui non si potrà più fruire".

Seguici sui nostri canali