Task force per salvare le querce
In corso le prime attività di campo nelle località La Fagiana di Magenta e Geraci di Motta Visconti.
Task force per salvare le querce nel Parco del Ticino. Il deperimento della quercia è dovuto alla genetica degli individui, oppure è legato al microambiente in cui si è insediata la pianta? La disponibilità idrica nel sottosuolo o gli effetti di eventi climatici estremi di questi ultimi anni condizionano il deperimento? Sono due dei molteplici quesiti a cui un team di ricercatori cercherà di dare risposta attraverso l’attività di campo prevista dal progetto ResQ Deperimento della quercia nei boschi planiziali: studio multidisciplinare per la selezione di risorse genetiche resistenti.
Task force per salvare le querce
In corso le prime attività di campo nel Parco del Ticino, nelle località La Fagiana di Magenta e Geraci di Motta Visconti. Ben cinque team di ricerca da questa settimana sono coinvolti nel progetto: ecologi, dendrocronologi, ecofisiologi, botanici, fitopatologhi e genetisti facenti parte dell’Università degli Studi di Pavia, dell’Università degli Studi della Basilicata e dell’Istituto di Bioscienze e BioRisorse del CNR, coordinati dalla professoressa Paola Nola dell’Università di Pavia.
L'obiettivo del progetto
Scopo del progetto è comprendere le origini del deperimento della specie vegetale Quercus robur (Farnia) utilizzando i diversi ambiti di ricerca dei laboratori coinvolti, selezionando coppie di farnie formate da un albero sano e uno fortemente compromesso. E’ possibile seguire il lavoro dei ricercatori in tempo reale e rimanere informati sugli sviluppi e sui risultati della ricerca attraverso i canali social del progetto ResQ attivi: Facebook, Instagram e Twitter.