Lutto

Si è spento l'ex sindaco Ivan Solbiati

"Antifascista da sempre". Così lo ricorda il presidente dell'Anpi Roberto Mezzenzana.

Si è spento l'ex sindaco Ivan Solbiati
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San Giorgio su Legnano piange l'ex sindaco Ivan Solbiati, che amministrò il paese dal 1991 al 1992.

Addio all'ex sindaco Ivan Solbiati, "antifascista da sempre"

A dare notizia della sua scomparsa è la sezione cittadina dell'Anpi. Il presidente Roberto Mezzenzana dichiara:

"Ci ha lasciato Ivan Solbiati, antifascista da sempre. Negli anni '90, quando era sindaco, mi ha aiutato a ricostruire la storia di alcuni partigiani sangiorgesi. Un pezzo di storia di San Giorgio rimarrà sempre con noi. Un abbraccio a moglie e figlio".

Nel 2017 la sua famiglia ricevette la tessera Anpi ad honorem

Ivan Solbiati era figlio di Enrico Solbiati, partigiano della 101esima Brigata Novara, che nonostante la sua giovane età (era nato il 25 febbraio 1929) durante la Resistenza si occupava della diffusione dei volantini di propaganda antifascista. Il 25 aprile 2017 Mezzenzana aveva consegnato a Ivan, così come alla cugina Silvia (figlia di Giannino Solbiati), la tessera ad honorem dell'Anpi assegnata alla famiglia Solbiati. Silvio, il padre di Giannino ed Enrico, era nato il 9 ottobre 1895 e, da partigiano della 101esima Brigata Novara, mise a repentaglio la propria vita e quella della famiglia per collaborare alla riconquista delle libertà contro il fascismo. Anche l'altro figlio Giannino (nato il 13 giugno 1924) partecipò alla Resistenza: fu membro della 182esima Brigata Garibaldi e nel 1945 fu nominato agente della Polizia partigiana dall'allora sindaco Orazio Peretti.

In occasione della consegna della tessera ad honorem alla famiglia di Silvio Solbiati, la nipote Silvia, figlia di Giannino, aveva raccontato:

"Mia nonna aveva paura delle perquisizioni da parte delle ronde fasciste, perché erano persone violente che volevano intimidire la loro famiglia. Una sera per puro caso non si accorsero che al piano di sopra dentro ad alcune latte di vernice erano stati nascosti i volantini di propaganda antifascista che distribuiva Enrico".

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