Scuola

Proteste al Quasimodo, Del Gobbo chiede un tavolo permanente con gli enti

Secondo il sindaco ciò è necessario "per rafforzare l’ascolto dei bisogni e favorire l’attuazione degli interventi necessari"

Proteste al Quasimodo, Del Gobbo chiede un tavolo permanente con gli enti
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Un tavolo permanente di confronto e collaborazione tra enti, istituti scolastici di secondo grado e rappresentanti degli studenti "per rafforzare l’ascolto dei bisogni e favorire l’attuazione degli interventi necessari". Questa è la richiesta che il sindaco di Magenta Luca Del Gobbo ha inoltrato ai vertici della Città Metropolitana di Milano a seguito delle recenti proteste scoppiate in settimana al liceo Quasimodo a causa delle basse temperature registrate dagli studenti nelle aule.

Proteste al Quasimodo, Del Gobbo chiede un tavolo tecnico

Così il primo cittadino magentina ina lettera inviata al suo omologo meneghino e presidente della Città Metropolitana, Beppe Sala:

"Dopo la situazione seria al Bramante per la quale il Consiglio Comunale di Magenta aveva presentato mozione, negli ultimi tempi infatti altri istituti superiori hanno avuto problemi e, in questi giorni di ripresa dopo la sospensione per le vacanze di Natale, anche presso il Liceo Salvatore Quasimodo sono emerse problematiche relative al riscaldamento e non solo (è notizia di mercoledì 8 gennaio la caduta di un controsoffitto)".

Come spiegano poi dal Comune, con una nota del 5 dicembre 2023 Magenta aveva sollecitato un confronto strutturato tra le istituzioni coinvolte, chiedendo l’istituzione di un tavolo di lavoro permanente per affrontare e risolvere in modo sistemico le criticità di manutenzione ordinaria e straordinaria negli edifici di istruzione secondaria la cui competenza è in capo a Città Metropolitana. Su questo aspetto Del Gobbo prosegue:

"Tuttavia, tale richiesta non ha ricevuto l’adeguata attenzione: la risposta del Consigliere delegato all’edilizia scolastica per Città Metropolitana, pur dettagliata su interventi e buoni propositi, non prendeva in considerazione alcuna questa mia proposta che, alla luce degli ultimi disagi subiti dagli studenti e dal personale delle scuole cittadine, appare sempre più necessaria e urgente".

"Dai riscontri più recenti emerge infatti che gli impianti di riscaldamento, nonostante interventi di riqualificazione, continuano a presentare inefficienze tali da compromettere il mantenimento delle temperature adeguate nelle aule; inoltre, la mancanza di un coordinamento efficace tra i vari enti coinvolti, come evidenziato dalla vostra comunicazione, è una delle cause principali dei ritardi e delle difficoltà nell’affrontare queste problematiche. Per queste ragioni, richiedo formalmente l’istituzione di un tavolo tecnico operativo, con la partecipazione di rappresentanti della Città Metropolitana, del Comune di Magenta, della dirigenza scolastica, delle famiglie e degli studenti. Tale strumento consentirebbe di allineare le iniziative, monitorare i progressi e garantire una gestione efficiente delle risorse disponibili".

L'orizzonte del nuovo polo scolastico

A proposito di risorse disponibili, il sindaco ha poi ricordato, come da nota inviata il 27 settembre 2024 alla Città Metropolitana, che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva in autunno comunicato al Comune di Magenta la concessione di un contributo di 400 mila euro per la progettazione del nuovo Liceo Quasimodo, fondi derivanti dal Bilancio di Previsione di Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026.

Sempre dal Comune aggiungono inoltre che dopo l’incontro dello scorso ottobre presso gli uffici di Città Metropolitana:

"I tecnici comunali hanno preparato una bozza di accordo tra le parti, Comune di Magenta e Città Metropolitana, per addivenire ad un impegno comune che assicuri la piena e completa realizzazione della progettazione del nuovo liceo".

Da qui l'augurio finale di Del Gobbo:

"Con spirito di collaborazione e a garanzia dell’adeguatezza degli spazi e salubrità dei luoghi dove gli studenti possano compiere il proprio percorso formativo, è che questa volta la richiesta di tavolo di confronto possa essere accolta".

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