IN CASSAZIONE

Omicidio Carol Maltesi: Davide Fontana fa ricorso contro l’ergastolo

Il reo confesso dell'uccisione della 26enne ora chiede di rivedere la pena a suo carico contestando la premeditazione

Omicidio Carol Maltesi: Davide Fontana fa ricorso contro l’ergastolo

Omicidio Carol Maltesi di Rescaldina: Davide Fontana fa ricorso in Cassazione contro la condanna all’ergastolo ricevuta nell’Appello bis.

Omicidio Carol Maltesi, Fontana contro l’ergastolo

Ha depositato il ricorso in Cassazione contro la pena dell’ergastolo ricevuta durante l’Appello bis,m contestando l’aggravante della premeditazione. E’ la nuova mossa di Davide Fontana, reo confesso della brutale uccisione di Carol Maltesi, 26enne di Rescaldina uccisa nella sua casa di corte in paese durante un video hot proprio con Fontana. La condanna all’ergastolo era arrivata il 15 maggio 2025, ed era stata il nuovo capitolo del caso della giovane uccisa nel gennaio 2021. Il 10 settembre 2024, la Cassazione aveva deciso un nuovo processo di Appello riguardante l’aggravante della premeditazione che era stata esclusa in primo grado (dove l’uomo era stato condannato a 30 anni) e poi riconosciuta in secondo grado con la condanna all’ergastolo.

L’uccisione

Dalle motivazioni dell’ergastolo del processo di Appello bis era stato messo nero su bianco come Fontana non abbia agito perchè la 26enne aveva comunicato di volersi trasferire a Verona: “Improbabile che la gelosia lo avesse indotto a premeditare l’omicidio, perchè gli bastava rimanerle comunque accanto” si legge nel dispositivo. Che prosegue: “Il rapporto instauratosi fra Maltesi e l’imputato non può essere letto alla stregua di un ordinario rapporto o relazione sessuale. L’imputato aveva sviluppato per la vittima un complesso rapporto di dipendenza. Tramite la ragazza l’imputato aveva vissuto ‘una nuova vita al di fuori della sua precedente ordinaria e routinaria esistenza’, “Fontana viveva di riflesso il successo di Carol e non doveva essere estraneo anche al ritorno economico”, “Non si tratta quindi di assenza o meno di gelosia, l’imputato non poteva sopportare che la donna si allontanasse da lui malgrado quello che aveva fatto per lei”; per questo, per Fontana, il trasferimento di Maltesi lo avrebbe fatto “ripiombare nella sua mediocrità”, imputato che con falsi account poteva continuare ad avere rapporti sessuali con la vittima, “con la quale aveva sviluppato una vera e ‘dipendenza’”.