Via Milano

“No al piano attuativo per l’ex Signal Lux”

Adottato il piano attuativo per l'area Signal Lux in disuso da tempo

“No al piano attuativo per l’ex Signal Lux”

Via libera dalla giunta comunale di Cornaredo al piano attuativo per l’area Ex Signal Lux presentato dalla società One Italy srl di Curno.
Si tratta del progetto per la riqualificazione dell’area industriale di via Milano, da tempo chiusa e in stato di abbandono, di proprietà privata.

Area ex Signal Lux

La giunta comunale ha approvato, con voto unanime, il piano attuativo che prevede la realizzazione di un supermercato Tigros, dei relativi parcheggi e strade di accesso.

 

Supermercato Tigros

A darne notizia è l’opposizione, con una nota che ribadisce la contrarietà al progetto che porterà alla realizzazione nei pressi della rotonda che collega l’ex Statale 11 e via Garibaldi della struttura commerciale.

Terzo supermercato in un chilometro

«Nel più assoluto silenzio, il 26 novembre scorso la giunta comunale presieduta dal sindaco D’Urbano ha approvato all’unanimità il piano attuativo per l’area Ex Signal Lux. La notizia è passata in sordina, con la documentazione caricata online ma senza nessun tipo di pubblicità, né sulla homepage del sito comunale, né sui social né sui nuovi pannelli informativi. La legge regionale 12/2005 prescrive 15 giorni di pubblicazione online e in albo pretorio più la possibilità di presentare osservazioni da parte di chiunque nei 15 giorni successivi. Capiamo perfettamente che l’amministrazione di destra voglia far passare tutto in silenzio. Parliamo di un progetto calato dall’alto e dannoso per il territorio. Viene previsto lungo la ex SS11 il terzo supermercato nel raggio di meno di un chilometro (il quinto per un comune come il nostro di 20mila abitanti), con conseguenze ben immaginabili sul commercio locale. Altri aspetti critici sono, sempre sulla ex SS1, la realizzazione di una nuova rotonda con accesso diretto al supermercato (a poche decine di metri da quella già esistente in Via Garibaldi) e l’apertura di una strada d’accesso diretta tra la statale e Via Monzoro, che inevitabilmente porterà nuovo traffico nel quartiere. Il numero di parcheggi previsti per il supermercato è esorbitante, a discapito dei posti auto pubblici per il quartiere (ridotti da 3010 a 1655 mq) e del pratone verde su Via Monzoro, che si riduce di 800 mq. Non vengono tenute in considerazione le proposte presentate da Italia Nostra e dal comitato Merendi di “confermare l’assetto viabilistico del Quartiere”, che oltre a verde e parcheggi pubblici chiedevano di non aprire un accesso diretto dalla Via Monzoro alla Via Milano. Tutti aspetti che abbiamo sottolineato nell’assemblea pubblica che, come partiti di opposizione, abbiamo organizzato l’8 ottobre scorso a San Pietro all’Olmo e a cui hanno partecipato moltissimi cittadini. Di fatto l’unico incontro pubblico sul tema, dato che l’amministrazione comunale si è sempre nascosta e non ha mai organizzato momenti pubblici di confronto su un progetto tanto impattante nonostante le nostre continue sollecitazioni. Questo nonostante i roboanti proclami alla partecipazione esibiti in campagna elettorale».
«Continueremo ad opporci a un progetto dannoso che segue i dettami dell’operatore senza l’ascolto dei cittadini».