CERRO MAGGIORE - Procura generale chiede nuovamente l'ergastolo

Morte sorelle Agrati, ricorso in Cassazione per dire no allo sconto di pena

Il caso sbarcherà ancora nelle aule di Tribunale; in primo grado era stato condannato all'ergastolo, poi la sentenza di secondo grado con la pena ridotta a 25 anni. Ora la nuova richiesta di pena fine mai.

Morte sorelle Agrati, ricorso in Cassazione per dire no allo sconto di pena
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Morte sorelle Agrati, la Procura generale presenta il ricorso contro lo sconto di pena a Giuseppe Agrati.

Morte sorelle Agrati, ricorso in Cassazione della Procura generale

Il 21 dicembre 2021 Giuseppe Agrati, in carcere dal novembre 2012 con l'accusa di aver ucciso le sorelle Carla e Maria nell'incendio della loro casa di via Roma a Cerro Maggiore nella notte del 13 aprile 2015, era stato condannato in primo grado all'ergastolo con isolamento diurno per 9 mesi dalla corte del Tribunale di Busto Arsizio; a settembre, in secondo grado, la novità: la sentenza era stata quasi ribaltata, con il cerrese condannato dal Tribunale di Milano a 25 anni di carcere (per la corte non era stata riconosciuta la premeditazione). Il caso ora prosegue perchè la Procura generale della Repubblica di Milano (che rappresenta l'accusa durante il processo) ha presentato ricorso in Cassazione chiedendo che il Tribunale di Milano confermi la sentenza di primo grado, ossia l'ergastolo includendo la premeditazione.  A breve quindi la questione sarà di nuovo trattata nell'aula di Tribunale.

Il caso

La notte in cui morirono Carla e Maria Agrati, l'unico a salvarsi era stato Giuseppe. In un primo momento in caso era stato in mano a un pm della Procura di Busto Arsizio che aveva avanzato richiesta di archiviazione. Provvedimento al quale si era opposto Andrea Agrati, nipote delle vittime, che aveva messo nero su bianco tutta una serie di osservazioni. Da qui il caso era stato avocato dalla Procura generale della Repubblica di Milano che aveva disposto nuove indagini, con sopralluoghi e anche intercettazioni arrivando all'arresto di Giuseppe Agrati. 

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