CERRO MAGGIORE

Morte delle sorelle Agrati, via al processo al fratello accusato di averle uccise

Domani, martedì 19 gennaio 2020, prima udienza a carico del cerrese che deve rispondere di duplice omicidio aggravato e incendio. Per la Procura generale di Milano è stato lui ad appiccare l'incendio nella loro casa, nel 2015, dove morirono Carla e Maria

Morte delle sorelle Agrati, via al processo al fratello accusato di averle uccise
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Morte delle sorelle Agrati, via al processo per Giuseppe Agrati: l'uomo è accusato di duplice omicidio aggravato e incendio per la tragedia avvenuta nel 2015.

Morte delle sorelle Agrati, processo per Giuseppe Agrati

Inizierà domani, martedì 19 gennaio 2020, ale 9.30, nel Tribunale di Busto Arsizio (in videocollegamento a causa dell'emergenza Covid) il processo che vede alla sbarra Giuseppe Agrati, il 69enne cerrese accusato di duplice omicidio aggravato e incendio. Per la Procura generale di Milano è lui l’assassino delle sorelle Carla, 70 anni e Maria, 67, che hanno perso la vita nel tragico incendio avvenuto la notte del 13 aprile 2015.
Un fatto di cronaca che ha scosso l’intera comunità e non solo (Carla era ex professoressa del liceo Galilei di Legnano, molto attiva in paese e docente all’Università per adulti e terza età di Nerviano): Giuseppe era stato l’unico sopravvissuto alle fiamme.
Del caso se ne era occupata inizialmente la Procura di Busto Arsizio: dopo la metà del 2019 il pm che seguiva il caso aveva avanzato richiesta di archiviazione cui si era opposto un familiare della vittime; da qui il caso era stato avocato dalla Procura generale della Repubblica di Milano che, di fatto, lo ha riaperto: erano infatti stati disposti nuovi sopralluoghi (con i Carabinieri tornati sul luogo della tragedia), sequestri e intercettazioni che a novembre 2019 hanno portato all’arresto del fratello Giuseppe.

Le accuse

Per la Procura generale, il cerrese avrebbe ucciso per questioni legate all’eredità e, inoltre, era convinto di essere l’autore di brevetti milionari depositati in banca (ma inesistenti) dai quali la sorella Carla avrebbe sottratto dei soldi (fatto non vero e le password non esistono).
Per la difesa, Agrati sarebbe invece innocente: "Ci difenderemo in aula - aveva annunciato Giuseppe Lauria, che con la collega Desiree Pagani difende Agrati - Nella perizia sull’incendio si parla di ipotesi, il fuoco può essersi sviluppato per altre cause".
Nei mesi scorsi, Agrati era stato sottoposto a un’analisi per verificare la sua capacità di affrontare il processo: era stato a colloquio con uno psichiatra. Dopo i vari colloqui effettuati tra il medico specialista e il cerrese, quest’ultimo è stato trovato con capacità empatiche, emotive anche se emergerebbe sullo sfondo qualche elemento di natura psichiatriche, ma è stato ritenuto capace di sottoporsi al processo a suo carico.
Così come annunciato dai legali difensori del 69enne, la perizia psichiatrica sarebbe una delle richieste che potrebbero arrivare nel corso delle udienze se il cerrese fosse ritenuto colpevole.
Agrati rimane in carcere per ora: così come deciso dal giudice infatti, era stata respinta la richiesta dei legali di concedergli gli arresti domiciliari a Gallarate.
Domani, quindi, via al processo: nella prima udienza saranno ascoltati i primi testimoni dell’accusa, altre udienze sono in calendario fino a marzo per ascoltare anche quelli della difesa.
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