LEGNANO

Ladri riconsegnano 2 dei 6 defibrillatori rubati

L'associazione "Sessantamilavitedasalvare" aveva acquistato apparecchi nuovi dopo i furti, poi la scoperta che nelle vie Liguria e Flora erano "riapparsi"

Ladri riconsegnano 2 dei 6 defibrillatori rubati
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Ladri riconsegnano 2 dei 6 defibrillatori rubati: è successo a Legnano.

Ladri riconsegnano 2 dei 6 defibrillatori rubati

A settembre 2023 erano stati rubati ben 6 defibrillatori installati nella città di Legnano. Un furto che ha lasciato in tanti sgomenti, tutti increduli davanti a dei ladri che non si sono fatti scrupoli nel portarsi via questi importanti strumenti che possono davvero salvare la vita in caso di arresto cardiaco.
Ora pare che questi ladri si siano pentiti "a metà": perchè due dei defibrillatori (dae) che erano spariti sono stati rimessi al loro posto. Chi è stato? Al momento non si sa.

L’accaduto

A settembre 2023 come detto, ignoti si erano portati via i 6 defibrillatori. L’associazione "Sessantamilavitedasalvare" del presidente Mirco Jurinovich, che da anni si batte per la diffusione capillare dei defibrillatori sul territorio, aveva sporto denuncia. Le indagini erano partite subito. Qualche settimana dopo, la Polizia di Stato aveva denunciato un uomo: si trattava di un 43enne legnanese, ritenuto responsabile di aver partecipato al furto e ricettazione di uno dei 6 apparecchi rubati. Gli agenti erano arrivati a lui setacciando il web: è così che avevano trovato su alcune pagine social e siti di vendita on line, un annuncio ritraente le foto dei 6 dae rubate, in tutto e per tutto corrispondenti a quelli che erano spariti. Era così stato recuperato il dae rubato, riposizionato nella sua apposita teca in via Ponchielli.

I dae "riappaiono"

In questi giorni l’associazione "Sessantamilavitedasalvare" aveva deciso di acquistare i cinque defibrillatori che ancora mancavano all’appello: utilizzando i fondi raccolti con il cinque per mille così come grazie a fondi arrivati da alcuni cittadini, ecco che l’associazione di Jurinovich aveva comprato i cinque nuovi apparecchi e, in questi giorni, si era messa ad installarli nelle vie dove erano stati fatti sparire.
E qui la sorpresa: arrivate nelle teche dei dae di via Liguria così come di via Flora, quelle teche che dovevano essere vuote sono state invece trovare dotare di defibrillatore. Qualcuno, evidentemente al corrente delle indagini sui furti, aveva provveduto a riportare i due apparecchi al loro posto.
L’associazione ha poi ridotato di defibrillatore le teche dove invece i ladri "pentiti" non avevano riportato nulla ossia quella del maniero della contrada Sant’Ambrogio di via Madonna delle Grazie, quella in via Verga e quello in via Balbi (all’esterno dell’azienda Martella).

Il commento dell'associazione

"Possiamo dire di essere di fronte a dei ladri che si sono “pentiti a metà”, riportando due dei defibrillatori - commenta Jurinovich - Quello che ci rammarica è che nessun cittadino ci abbiamo segnalato, all’epoca, i furti così come nessuno ci ha segnalato la ricomparsa dei due dae: questo purtroppo significa che di questa tematica si parla troppo poco".
Da ricordare che sono sempre più numerosi i casi in cui i defibrillatori (strumenti di facile utilizzo, dotati di piastre a applicare sul torace della persona colpita da arresto cardiaco, e che emettono semplici comandi vocali) hanno salvato persone colpire da arresto cardiaco.

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