LEGNANO

Defibrillatori rubati in città: trovati on line per essere rivenduti, una denuncia

La Polizia di Stato ha trovato i 6 apparecchi salvavita in vendita su siti web; fingendosi interessati hanno fissato l'incontro a Parabiago con il venditore che è stato bloccato. Nei guai un 43enne legnanese. Le indagini non si fermano

Defibrillatori rubati in città: trovati on line per essere rivenduti, una denuncia
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Defibrillatori rubati a Legnano: la Polizia di Stato ha scoperto che erano stati messi on line per essere venduti. C'è una denuncia.

Defibrillatori rubati, c'è un denunciato

La notizia del furto di 6 defibrillatori avvenuta la scorsa settimana nella città di Legnano aveva lasciato tutti sgomenti. Chi mai aveva rubato quei preziosi apparecchi che possono salvare la vita in caso di arresto cardiaco? A dare una prima risposta ci hanno pensato (e ci stanno pensando) gli uomini della Polizia di Stato di Legnano che in queste ore hanno denunciato un 43enne di Legnano. Dalle indagini condotte dal commissariato, l'uomo è ritenuto responsabile di aver partecipato al furto e ricettazione di uno tra i sei defibrillatori automatici (Dae) rubati in città nel weekend tra il 15 e il 17 settembre 2023 dalle teche in cui erano conservati lungo diverse vite cittadine.

Le indagini

Il lavoro dei poliziotti aveva preso il via dalla denuncia di Mirco Jurinovich, presidente dell'associazione Sessantamilavitedasalvare che da anni si occupa di sensibilizzare sull'importanza di diffondere i defibrillatori sul territorio: Jurinovich si era presentato negli uffici del commissariato sporgendo denuncia riguardo a quei 6 Dae scomparsi. La Polizia ha dato il via le indagini, sempre in stretto contatto con il presidente dell'associazione.

I Dae trovati in vendita su siti web

Un lavoro importante è stato anche quello di tenere sott'occhio il mondo del web. Ed è così che gli agenti hanno passato in rassegna alcuni siti internet di vendita on line (tenendo conto anche delle immagini delle telecamere di videosorveglianza "catturate" sul territorio cittadino) riuscendo ad arrivare ad individuare il responsabile di uno dei furti, per la precisione quello del 15 settembre. In particolare, i poliziotti si sono concentrati sulla pubblicazione, apparsa su alcune pagine social e siti di vendita on line, di un annuncio ritraente le foto dei 6 defibrillatori rubati che, stando alle descrizioni fornite da Jurinovich, erano in tutto e per tutto corrispondenti a quelli rubati: corrispondevano infatti per caratteristiche, modello e tipologia.

L'incontro e il blitz

Così gli agenti, coordinati dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, hanno predisposto un servizio mirato di Polizia giudiziaria per cogliere sul fatto i malviventi. In che modo? I venditori on line sono stati contattati ed è stato messo in atto un finto acquisto. Fingendosi intenzionati ad acquistare l'apparecchio e spacciandosi per un cittadino, i poliziotti hanno contattato l'autore dell'annuncio, concordando con lui il prezzo e luogo di consegna del Dae. Consegna che ha avuto luogo il 18 settembre in Piazza Maggiolini a Parabiago. Gli agenti intanto, dopo i vari accertamenti, sono così riusciti a risalire all'identità del presunto venditore che è risultato essere una persona già nota per i suoi precedenti specifici. All'ora dell'appuntamento l'uomo, che ovviamente nulla sapeva della presenza dei poliziotti, si è presentato all'appuntamento, mostrando uno dei Dae che erano stati indicati nell'annuncio di vendita on line: si trattava proprio dello stesso apparecchio le cui immagini erano state postare sul web. Il costo? 800 euro. L'uomo ha precisato che nella sua disponibilità aveva un solo apparecchio. Uomo il cui aspetto, tra l'altro, combaciava perfettamente con quello immortalato dalle telecamere di videosorveglianza analizzate dagli agenti. Uomo che era stato individuato come l'autore dell'annuncio e che è stato immediatamente fermato dal poliziotti che si trovavano in piazza in abiti civili.

La denuncia, le indagini non si fermano

Per il 43enne è scattata la denuncia per la ricettazione del defibrillatore proposto per la vendita e il furto di uno dei Dae rubati. Il commissariato intanto non si ferma: le indagini proseguono infatti per arrivare all'individuazione dei responsabili del furto degli altri Dae e al recupero degli importantissimi strumenti salvavita.

 

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