Infermiere uccise lo zio in ospedale: "Non è omicidio volontario"
Per Lorenzo Pieri erano stati chiesti 9 anni e mezzo di reclusione. La Corte d'Assise di Milano, però, ha derubricato l'accusa in omicidio colposo condannandolo a un anno
Uccise lo zio della moglie con un mix di farmaci "per non farlo più soffrire" e l'accusa aveva chiesto per lui una condanna di 9 anni e mezzo. I Giudici della Corte d'Assise hanno derubricato l'accusa in omicidio colposo e non volontario condannandolo a un anno.
Il pm aveva chiesto una condanna a 9 anni e mezzo per omicidio volontario
"Aveva praticato i boli come se fosse lui l'infermiere della sedazione terminale, perché gli era stato detto che il parente era spacciato, perché voleva porre fine allo stato in cui si trovava una persona cara, di famiglia".
Aveva usato queste parole il pm di Milano Nicola Rossato per chiedere la condanna a 9 anni e mezzo per per omicidio volontario aggravato per Lorenzo Pieri, infermiere in un'altra struttura a processo per la morte dello zio di sua moglie, Francesco Piccinin, 87 anni, morto a ottobre del 2020 all'ospedale di Garbagnate
Il pensionato fu ucciso con la morfina
L'infermiere durante una visita privata allo zio della moglie avrebbe somministrato all'uomo morfina e antidepressivi fino a ucciderlo. Davanti alla Corte d'Assise di Milano, in un processo su un caso molto complesso passato anche per consulenze e perizie, lo stesso pm per quella morte ha chiesto anche la condanna per omicidio colposo per 4 medici (per un quinto l'assoluzione), perché avrebbero sbagliato, secondo l'accusa, diagnosi e cure per l'anziano tanto che, per la Procura, ci fu "un'ingiustificata definizione di irreversibilità" delle gravi condizioni cliniche dell'87enne colpito da una polmonite.
Da omicidio volontario a omicidio colposo
Nel processo andato in scena oggi i giudici della Corte d'Assise di Milano, però, hanno derubricato l'accusa da omicidio volontario a omicidio colposo e l'infermiere Lorenzo Pieri è stato condannato a un anno. Pena che in pratica ha già scontato quando era in custodia cautelare ai domiciliari.
Assolti i quattro medici coinvolti nella vicenda
Oltre a cancellare l'accusa di omicidio volontario per il 49enne infermiere, assistito dal legale Andrea Fares, i giudici della Corte d'Assise hanno anche assolto "perché il fatto non sussiste" quattro medici che erano imputati per omicidio colposo, per un quinto era già stata chiesta, oggi confermata, l'assoluzione. Le motivazioni del verdetto dovrebbero essere depositate tra 15 giorni.