Garbagnate

Morfina allo zio: rinviati a giudizio anche i medici

La data per l'inizio del processo è stata fissata al prossimo 16 novembre

Morfina allo zio: rinviati a giudizio anche i medici
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Morfina allo zio ricoverato all'ospedale di Garbagnate: rinviato a giudizio il marito della nipote ed anche cinque medici dell'azienda ospedaliera Salvini.

Morfina allo zio

Il 10 ottobre 2020 al Salvini di Garbagnate morì un uomo 87enne, ricoverato nel reparto di Pneumologia. Venti giorni dopo fu fermato dalle forze dell'ordine il marito della nipote della vittima, di mestiere infermiere professionale in un'altra struttura sanitaria. L'accusa era di omicidio volontario: nel corso di una visita, avrebbe somministrato allo zio morfina e antidepressivi fino a ucciderlo.

Medici a giudizio

Rinviati a giudizio, per omicidio colposo, anche 5 medici della struttura sanitaria: secondo l'inchiesta condotta dai carabinieri e coordinata dal pm Nicola Rossato, i dottori  sia prima sia dopo l'azione dolosa del parente dell'uomo, non l'avrebbero sottoposto a cure adeguate. E così il gup Natalia Imarisio ha deciso il rinvio a giudizio per gli indagati, fissando l'inizio del processo il 16 novembre. Sono coinvolti un primario, tre medici della stessa equipe e un anestesista.  Il parente 49enne accusato di aver somministrato la morfina si trova agli arresti domiciliari.

La consulenza

Avvalendosi di una consulenza medico-legale gli inquirenti hanno individuato presunte responsabilità anche a carico dei 5 medici e relative alle cure a cui fu sottoposto l'anziano, quando fu ricoverato a fine settembre. Secondo la consulenza, dopo le dosi di morfina e antidepressive iniettate dal parente, ci sarebbe stata anche una possibilità di intervenire con antidoti per salvare l'uomo.

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