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In memoria di Betty ripartono le staffette per portare i cani randagi dal Sud al Nord

I cani recuperati nei canili del Sud Italia saranno adottati anche da famiglie che vivono nell'hinterland di Milano

In memoria di Betty ripartono le staffette per portare i cani randagi dal Sud al Nord
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Roberto Xalle, marito della donna scomparsa nell'incidente stradale del 7 febbraio, sabato tornerà in Puglia per portare nel milanese nuovi cani da far adottare

Riprenderemo a viaggiare con l'associazione fondata da Elisabetta

Le staffette per portare i cani randagi ospiti dei canili dal Sud al Nord riprenderanno in memoria di Elisabetta Barbieri, la storica «staffettista» di Rho morta in un incidente stradale avvenuto intorno alle 5.30 di domenica 7 febbraio lungo la carreggiata Nord dell'autostrada A14 tra Pesaro e Cattolica. Elisabetta, insieme a Federico Tonin di Arconate, anch’esso morto nell’incidente, era a bordo di un furgone carico di cuccioli di cani e gatti che si è scontrato con un Tir che aveva invaso la carreggiata in seguito a un tamponamento. Ferito fortunatamente in modo lieve e subito dimesso dall’ospedale Alessandro Porta, l’altro volontario che si trovava a bordo del pulmino.
A comunicare la ripartenza delle staffe in memoria di Elisabetta è il marito della donna, Roberto Xalle che, insieme a Betty e al figlio ha fondato l’associazione «Bulli su ruote».

In attesa di un nuovo mezzo ci appoggeremo al gruppo Speedy

«Sabato riprenderemo a viaggiare con la nostra nuova associazione creata con Elisabetta è con nostro figlio - racconta Roberto - In attesa di un nuovo mezzo come lo stavamo progettando insieme, viaggeremo con la collaborazione di Renata Cipriano e Michele Grella di taxi Speedy che già in passato hanno collaborato insieme a noi per le adozioni di cani e gatti dal sud».
Un viaggio quello verso il Sud Italia che Roberto farà portandosi la sua Betty nel cuore. «Partirò nella giornata di giovedì, (ieri per chi legge n.d.r) in auto e come prima tappa mi fermerò a Foggia dove ci sono dei cani che aspettano di essere adottati - racconta il marito della staffettista rhodense - Sabato proseguirò poi, insieme a Marianna, una storica collaboratrice della nostra associazione ancora più a Sud in modo da recuperare gli altri cani e fare rientro per il pomeriggio di domenica verso Nord per consegnare gli animali alle famiglie adottive».

Ripercorreremo l'autostrada Adriatica con Betty nel cuore

Una strada che Roberto ha percorso centinaia di volte, negli anni, insieme alla sua Betty. «Anche questa volta percorreremo l’autostrada Adriatica passando nel tratto dove si è verificato l’incidente in cui hanno perso la vita la mia Betty e Federico, il punto in cui si sono spenti i sogni della nostra associazione». Sogni che Roberto e il figlio Andrea voglio portare avanti acquistando il furgone progettato con Betty e realizzando tutti quelli che erano i suoi sogni a favore degli animali randagi. Questo è l'Iban dell'associazione IT40F0608520500000000022879 per chiunque voglia contribuire a portare avanti il progetto.

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