Giuseppe Agrati condannato all'ergastolo
La sentenza è arrivata nel pomeriggio di oggi: anche per la corte di primo grado è lui l'assassino di Carla e Maria, morte nell'incendio della loro casa la notte del 13 aprile 2015. Il commento dell'imputato: "E' ingiusto"

Giuseppe Agrati condannato all'ergastolo: per la Corte di Assise è lui l'assassino delle sorelle Carla e Maria, morte nell'incendio della loro abitazione nell'aprile 2015.
Giuseppe Agrati: per lui l'ergastolo
La sentenza è stata emessa alle 15 di oggi, martedì 21 dicembre 2021: Giuseppe Agrati è stato condannato in primo grado all'ergastolo per la morte delle sorelle Carla e Maria, avvenuta durante l'incendio della loro abitazione di via Roma avvenuto nella notte del 13 aprile 2015:
Ma non solo: per Agrati, in carcere dal novembre 2019 con l'accusa di duplice omicidio aggravato e incendio, il giudice ha disposto anche l'isolamento diurno per 9 mesi oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici, risarcimento alle parte civili con provvisionale di 60mila euro ciascuna, rimando al giudice civile per la liquidazione e condanna al pagamento delle spese processuali (poco meno di 6mila euro per una parte civile e 7mila euro per la seconda).
Una pena durissima, ad Agrati non è stata concessa nessuna attenuante. Accolta in pieno la richiesta del pm Vittoria Mazza, rappresentante della Procura generale di Milano (accusa nel processo) che, nella penultima udienza, aveva chiesto la pena dell'ergastolo e l'isolamento diurno per 9 mesi per il cerrese. "Quella notte, vi sia stato un incendio al piano superiore e uno al piano terra, a poca distanza temporale tra l'oro, con diversi inneschi - aveva ripercorso Mazza tirando le sue conclusioni - La scelta di dove posizionare gli inneschi non è stata casuale: il primo, al piano superiore, per bloccare l'uscita delle sorelle dalle camere da letto, gli altri due al piano terra per chiudere le vie d'uscita dall'abitazione. Chi può averlo fatto se non l'unica persona che è uscita dalla casa? L'unico scenario possibile è quello che vede Giuseppe Agrati responsabile, che ha agito posizionando un qualsiasi accelerante per gli inneschi: non si deve trattare unicamente di benzina ma è sufficiente qualsiasi altro materiale infiammabile che si può trovare in ogni casa. Un innesco fu vicino alle camere da letto e al bagno di sopra, il secondo al piano terra nella zona dei contatori del gas che lo stesso Agrati aveva manomesso per causare una perdita di gas, il terzo vicino alla porta d'uscita verso il cortile interno". Per l'accusa il movente fu economico: Agrati puntava ai testamenti delle due sorelle con un "avido attaccamento al denaro" aveva detto il pm.
La difesa
"Una condanna ingiusta": così Giuseppe Agrati ha commentato la condanna arrivata a suo carico. "Potevano evitare i 9 mesi di isolamento diurno - ha affermato Giuseppe Lauria, avvocato difensore di Agrati insieme a Desiree Pagani - Ma noi non ci perdiamo d'animo, ora hanno 90 giorni per depositare le motivazioni e faremo ricorso. Ed è qui che li aspetto: mi dovranno spiegare il perchè della sentenza di oggi. Insomma, 1-0 e palla al centro: la partita è ancora aperta, siamo fiduciosi e ce la giocheremo al Tribunale di Milano".
Come sta Agrati? "Ha chiesto se anche in isolamento può avere i libri da leggere - risponde Lauria - Non ha riserve su noi legali, dice che lo abbiamo difeso benissimo, che abbiamo fatto il possibile e si chiede il perchè di questa condanna: 'Dove è il movente? Dove sono le prove?' ci ha chiesto"