"Federico chiamato al terzo tempo della sua vita", l'addio commosso al figlio del direttore sportivo Porrino
Comezzano e Parabiago unite nello stesso dolore dopo la perdita del 16enne investito e ucciso sabato scorso a Iseo, le cui esequie si sono svolte oggi pomeriggio
"Federico è chiamato al terzo tempo della sua vita": Parabiago e Rovato unite nel dolore dopo la tragica scomparsa, avvenuta sabato sera a Iseo, di Federico Doga, figlio del direttore sportivo parabiaghese Daniele Porrino. Le esequie si sono svolte nel pomeriggio di oggi, lunedì 9 gennaio, nello scenario della chiesa parrocchiale di Comezzano.
L'ultimo saluto a Federico Doga
E' stato necessario chiudere la strada che porta alla chiesa parrocchiale di Comezzano per contenere la folla che nel pomeriggio di oggi, lunedì 9 gennaio, ha partecipato ai funerali di Federico Doga. Impossibile non notare le tante giubbe del rugby, lo sport che il 16enne praticava con autentica passione. A omaggiare il feretro, oltre ai fiori, i palloncini bianchi e il vessillo del liceo Lorenzo Gigli di Rovato, l'istituto frequentato dal ragazzo. La Messa è stata presieduta da don Jordan Coraglia, parroco dell'Unità pastorale. E il sacerdote, anche lui uno sportivo (fu capitano della nazionale Preti calcio), nell'omelia ha voluto sottolineare l'impossibilità di spiegare una morte così giovane, se non nella preghiera. "Federico è chiamato al terzo tempo della sua vita", ha spiegato, cercando di confortare i famigliari con un messaggio di speranza e di rinascita visto attraverso la fede, lo sport, la vicinanza degli amici, dei compagni di classe e di squadra. All'ultimo addio erano presenti anche il sindaco di Comezzano Cizzago Alida Potieri e i colleghi di Rovato e Iseo, Tiziano Belotti e Marco Ghitti, che si sono uniti al lutto.
In chiesa la mamma Chiara, con Daniele, il papà Piercarlo e Carla, quindi i nonni, gli zii e i parenti
Troppo grande il dolore dei famigliari di Federico Doga. Impossibile dare un senso a una morte così improvvisa, che ha strappato ai suoi cari un ragazzo solare e pieno di passioni e di sogni da realizzare. La scomparsa del 16enne lascia nel dolore la mamma Chiara con Daniele, il papà Piercarlo con Carla, i nonni, gli zii e tutti i suoi cari. Un lutto che unisce le comunità di Comezzano, dove viveva, e di Rovato, dove frequentava la classe terza G del liceo economico-sociale e dove giocava a rugby nell'Asd Rugby Rovato.