Coronavirus, 20 multe e una denuncia: "State a casa, situazione seria"
Il Comune di Canegrate rilancia l'appello ai concittadini: "Attenzione, l'emergenza non è finita. Questa malattia è una brutta bestia, come è successo al nostro sindaco".
Coronavirus, 20 multe e una denuncia da parte della Polizia Locale di Canegrate. Il Comune: "Cittadini, state a casa, con questa malattia non si scherza".
Coronavirus, multe e denunce: "State a casa"
È il monito dell'Amministrazione di Canegrate, che ripete: "Attenti. Non è finita, per niente! Siamo contro corrente. Quest’aria allegrotta, che ha portato a 20 sanzioni e una denuncia per violazione delle regole negli ultimi due giorni (dati della nostra Polizia Locale), non ci piace.
Qui a Canegrate non dovremmo essere troppo contenti: sabato 4 aprile + 10% di positivi rispetto a venerdì, altro che il 4% scarso di cui si parla a livello nazionale! Questa malattia è una brutta bestia, ha già fatto più di 15mila morti ed è una tremenda fatica da attraversare, anche nei casi migliori. Lo testimonia il nostro sindaco.
Troppe situazioni non ci piacciono: chi va al supermercato per acquistare una sciocchezza; chi girella a vuoto in allegria… Ai giovani superficiali che dicono 'è un problema dei vecchi' ricordiamo tutte le persone per niente anziane e in ottima salute abbattute dal male. Ai genitori che lasciano i loro figli scorrazzare in felice compagnia ricordiamo che mettono in pericolo i loro bambini e la società che li fa crescere. Tanta gente è morta; tanta gente sta rasentando la miseria per rispettare le regole che salvano la vita a tutti. Vogliamo rendere inutile questo sacrificio?
L’ennesima ordinanza del governatore della Lombardia impone ora l’uso della mascherina quando si esce. Le mascherine, il Comune di Canegrate le sta già distribuendo con i volontari e non sono omologate, perché quelle omologate non sono mai arrivate. La mascherina va usata, assolutamente: quando si va in un negozio di beni essenziali, al supermercato o in farmacia e... non dovrebbero esserci altri casi! La mascherina è rispetto per gli altri, per esempio in coda o al supermercato.
Ci auguriamo che questa 'ordinanza delle mascherine' non porti qualche imbecille a pensare che, se si avvolge il volto 'con un semplice foulard' (mah!), può andare dove vuole. In ogni caso, l’ordinanza regionale l’aprirebbe, ma la nostra casa dell’acqua rimane chiusa.
Un solo imperativo va rispettato e fatto rispettare: restate a casa, uscite solo per ragioni di necessità e uno solo per famiglia".
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