Colpito da infarto, salvato dagli amici
Defibrillatore e formazione al suo utilizzo fondamentali per salvare la vita di un cornaredese 63enne
Salvano la vita all’amico colpito da infarto grazie al defibrillatore della palestra della scuola Muratori.
A Cornaredo
E’ accaduto sabato sera a Cornaredo, in via Leonardo Da Vinci, poco prima delle 20 e 30.
Nella palestra si era conclusa da poco la partita del campionato di Serie C di Tennistavolo fra la squadra dello Sporting Club Cornaredese e la Vis Gazzaniga, società bergamasca.
Conclusa la sfida, mentre si trovava solo in spogliatoio, uno dei giocatori della Cornaredese, un cittadino 63enne, è stato colpito da un infarto. Un suo compagno di squadra, mentre passava davanti allo spogliatoio dirigendosi all’uscita, ha dato uno sguardo nella stanza, e si è accorto che qualcosa non andava. Proprio in quel momento, infatti, il 63enne si stava accasciando a terra: la presenza del compagno ha evitato che la caduta fosse scomposta e che potesse provocare ferite.
Soccorso dagli amici
La situazione è comunque apparsa subito molto grave. Il 63enne ha perso conoscenza.
Le urla del compagno hanno richiamato sul posto gli altri giocatori, fra cui il responsabile dell’associazione cornaredese Maurizio Miehe. Partita la telefonata al 112, i presenti si sono resi conto che non c’era tempo da perdere. E così sono corsi all’ingresso della palestra, dove da qualche anno è presente un dispositivo Dae, un defibrillatore.
Grazie ai corsi obbligatori che le associazioni sportive sono tenute a seguire, fra i presenti ben 5 persone, tre della Cornaredese, due del Gazzaniga, erano abilitate e formate per utilizzare il dispositivo. E così, aiutandosi fra loro, hanno praticato il massaggio cardiaco e sono riusciti ad affrontare anche il momento più difficile, ovvero quello in cui il loro compagno ha smesso di respirare. La scarica elettrica data dal defibrillatore quando è stata rilevata l’assenza di respiro ha salvato la vita al malcapitato. Sul posto sono arrivati, a neanche dieci minuti dalla chiamata al 112, i soccorritori della Croce Verde Nord Ovest.
L’uomo è stato così soccorso e caricato in ambulanza, trasportato con la massima urgenza all’ospedale di Rho dove è giunto in pronto soccorso alle 21 e 20. Successivamente, è stato sottoposto a un intervento chirurgico. In questi giorni, dopo un periodo di osservazione, dovrebbe essere dimesso potendo così tornare a casa.
Fondamentale il defibrillatore
Un episodio che mostra l’importanza sia della presenza dei dispositivi Dae sia della formazione di allenatori e dirigenti delle società sportive.
«Siamo un’associazione di persone appassionate di tennistavolo, un gruppo di amici che condividono questa passione da decenni» racconta il presidente Miehe. «L’altra sera quando è successo questo fatto fortunatamente fra noi e i nostri avversari ci siamo trovati in cinque ad essere formati nell’utilizzo del defibrillatore. Così siamo riusciti a far fronte al panico del momento, a tranquillizzarci, suddividendoci i compiti e seguendo le indicazioni imparate nei corsi nel migliore dei modi. I soccorritori sono stati rapidi nel raggiungerci: ci è stato detto che l’intervento con il Dae è stato fondamentale per salvare la vita al nostro compagno, amico di una vita».