Cane ucciso a Parabiago, parla l'avvocato del cacciatore
"Il mio cliente è immensamente dispiaciuto per avere ucciso il rottweiler per legittima difesa", spiega l'avvocato Emanuele Valli
"Il mio cliente è immensamente dispiaciuto per avere ucciso un cane per legittima difesa". Parla Emanuele Valli, avvocato del cacciatore accusato di aver ucciso il cane di razza rottweiler Uma domenica pomeriggio in via Delle Viole a Parabiago.
La versione del cacciatore
Il cacciatore ha sporto denuncia per omessa custodia di animali, associazione a delinquere, diffamazione e diffamazione a mezzo stampa. Il mio cliente, ha affermato l’avvocato del cacciatore, Emanuele Valli, è «immensamente dispiaciuto per avere ucciso un cane per legittima difesa. Ecco la sua versione dei fatti:
"Il mio assistito - racconta Valli - stava terminando la giornata di caccia regolare a distanza di 160 metri. Aveva già scaricato il fucile, automatico con tre colpi del quale ne era rimasto soltanto uno. A un certo punto di vede arrivare questo rottweiler, non c'era nessuno. E questo cane con atteggiamento non certamente domestico e ringhioso continuava ad avvicinarsi. Quando il cane gli si è avvicinato ha sparato una fucilata per terra, ha ammazzato il cane ed è stato un incidente. Dopo che è stato esploso il colpo sono sopraggiunti i membri della sua famiglia che hanno cominciato a inveire contro il mio assistito. Ha rischiato il linciaggio. Fortunatamente sono arrivati i carabinieri, gli hanno il fucile incriminato e poi gli altri che aveva in casa".
La bufera sui social
L'avvocato difende il suo assistito definito quale vittima del linciaggio sui social:
"Il giorno dopo sui social ne sono venute fuori di tutti i colori - ha continuato Valli -. E altri si sono associati alla protesta. Così mi sono recato insieme al mio assistito alla stazione dei Carabinieri di Parabiago dove abbiamo sporto denuncia ai sensi dell'articolo 595 del codice penale per "diffamazione " e "diffamazione a mezzo stampa. Un'altra denuncia riguarda l'articolo 416, sull'associazione a delinquere, dato che si è creata attorno a lui una marea di persone che hanno linciato moralmente il mio assistito. Quindi l'articolo 672 del codice penale per omessa custodia degli animali, secondo cui i cani devono essere portati al guinzaglio e possono essere lasciati liberi nelle aree a loro destinate e delimitate".