Cadavere murato a Senago: scagionato uno degli indagati

L’uomo era scomparso nel gennaio 2013 per essere rinvenuto solo quest’anno, il 15 gennaio 2019.

Cadavere murato a Senago: scagionato uno degli indagati
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Cadavere murato a Senago: scagionato uno degli indagati per mancanza di indizi chiari che collegherebbero l'uomo al reato di omicidio.

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Cadavere murato a Senago: scagionato uno degli indagati

Martedì 15 gennaio all’Oasi degli Occhi, quartiere residenziale di pregio in via 24 Maggio, poco distante dal Municipio e dalla chiesa di Senago, alcuni operai che stavano lavorando alla ristrutturazione di un alloggio hanno fatto una macabra scoperta: un cadavere murato. Il corpo è stato identificato con Lamaj Astrid, albanese scomparso nel gennaio 2013 da Genova quando aveva 41 anni. Gli inquirenti sono risaliti a lui in quanto è stata trovata corrispondenza tra i vestiti rinvenuti dagli operai nel muro e quelli indossati dall’uomo al momento della scomparsa. I primi giorni di marzo. I Carabinieri dei Nuclei Investigativi di Monza e Caltanissetta hanno dato esecuzione, tra Muggiò, Enna e Genova, a un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Monza, nei confronti di quattro italiani responsabili, in concorso tra loro, di omicidio e occultamento di cadavere del cittadino albanese. Per uno degli indagati però, G.C., la Corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza emessa nei confronti del 42enne, già detenuto al carcere duro per reati di mafia. I magistrati hanno messo in dubbio gli indizi che lo collegherebbero all'omicidio partendo dal presupposto che è "intrinsecamente attendibile la ricostruzione resa da C.A.".

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Il presunto movente

L’uomo era scomparso nel gennaio 2013 per essere rinvenuto solo quest’anno, il 15 gennaio 2019. Quel che rimaneva del suo corpo era stato trovato murato in un pozzo, in una villa settecentesca in ristrutturazione a Senago, il cui proprietario è risultato assolutamente estraneo ai fatti. Lamaj aveva precedenti per droga ed era stato legato sentimentalmente a C.G. E' proprio in quel rapporto che c'è il presunto movente: la donna infatti, secondo le accuse, avrebbe deciso di punire l'uomo per un furto di gioielli da lei subito, anche se non si esclude che il vero motivo fosse li fatto che Lamaj avesse troncato la loro relazione.

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L'omicidio

L’albanese, classe 1971, sarebbe stato attirato a Muggiò, nel garage di una villetta, per un presunto affare di droga poi rivelatosi falso. E' li che sarebbe stato strangolato con un filo di nylon. Il cadavere sarebbe stato poi spostato e sepolto sotto una dependance della dimora di Senago, dove alcuni degli indagati lavoravano come muratori.

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