Blitz della Polizia

Associazione per delinquere: diversi arresti tra i membri della gang Barrio18

Stavano ricostituendo la pandilla di latinos smantellata nel 2015

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Associazione per delinquere: Questa l'accusa della Procura di Milano che ha fatto scattare, questa mattina, 5 ottobre, le manette per una ventina di cittadini salvadoregni, membri della gang di latinos denominata Barrio18. A novembre due di loro avevano rubato una pistola ad un vigilante su un treno all'altezza della stazione di Abbiategrasso

Associazione per delinquere: diversi arresti tra i membri della gang Barrio18

Stavano ricostituendo la gang che nel 2015 fu sgominata dalle forze dell'ordine. Una ventina i cittadini salvadoregni per cui è scattata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari con l'accusa di associazione a delinquere. Barrio 18 è una delle pandilla più pericolose e violente al mondo ed è radicata anche nel milanese, storici rivali dell'altra famosa gang Mara Salvatrucha. Gli arrestati risultano essere tutti cittadini salvadoregni perché è una condizione di appartenenza alla gang.

L'operazione

L'attività è stata eseguita dalla Polizia di Stato di Milano, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Milano. L'ordinanza è stata emessa dal Gip dottoressa Stefania Donadeo, su richiesta dei Pm titolari delle indagini Sostituto Procuratore dottoressa Cecilia Vassena e Sostituto Procuratore dottoressa Francesca Crupi, coordinati dal Procuratore Aggiunto dottoressa Laura Pedio. Per le operazioni di polizia giudiziaria sono stati impiegati circa 100 agenti, tra cui personale delle Squadre Mobili di Trento, Bergamo, Pavia ed equipaggi del Reparto
Prevenzione Crimine Lombardia.

Le indagini

Gli agenti della 2^ Sezione Criminalità Straniera della Squadra Mobile milanese hanno avviato l'attività d'indagine a seguito del tentato omicidio avvenuto la sera del 12 luglio 2020 a Milano, in via Valvassori Peroni, a bordo dell'autobus di linea nr. 62, ai danni di un giovane salvadoregno. L'agguato ha confermato sin dall'inizio l'ipotesi investigativa secondo la quale il grave fatto di sangue sia maturato nell'ambito del contrasto tra appartenenti alle pandillas sudamericane presenti sul territorio milanese e, in particolare, allo storico conflitto tra le bande di strada conosciute come Barrio18 e Ms13. Proprio in merito a tale consapevolezza la vittima, una volta dimessa dall'Ospedale, ha sporto formale denuncia per l'aggressione subita. Nella circostanza, il salvadoregno ha confermato di frequentare soggetti appartenenti alla Ms13 e che i suoi aggressori erano riconducibili alla gang rivale Barrio18.

I precedenti della faida

Alcuni dei membri della stessa Barrio18 il precedente 9 febbraio 2020 si erano resi protagonisti di un episodio simile: in un parco pubblico situato in Piazza Bottini, zona Lambrate, a Milano, avevano aggredito un connazionale ritenuto vicino alla Ms13 e, per questo, colpito con calci, pugni e bastonate sul corpo, nonché con numerosi fendenti indirizzati al capo e alla schiena utilizzando un coltello da cucina. Le ferite avevano reso necessario un intervento chirurgico d'urgenza.
Il 13 settembre 2020, nei pressi della stazione ferroviaria di Lambrate, tre appartenenti alla medesima pandilla avevano rapinato della collanina d'oro un connazionale dopo averlo colpito con calci e pugni, utilizzando anche una bottiglia di vetro rotta con la quale avevano causato alla vittima lesioni personali guaribili in 30 giorni.

La pistola rubata ad un vigilante ad Abbiategrasso

Il 16 novembre 2020, infine, due membri della Barrio18, unitamente a un altro salvadoregno, su un treno regionale della linea Milano-Mortara diretto a Vigevano, avevano rapinato una guardia particolare giurata al quale è stata sottratta l'arma d'ordinanza. I fatti si erano svolti all'altezza della stazione ferroviaria di Abbiategrasso. Nei loro confronti la Polizia di Stato ha eseguito un fermo, recuperando l'arma sottratta.

 

 

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