Una pedalata di oltre 100 chilometri per combattere la leucemia
Nei giorni scorsi la manifestazione che ha coinvolto 34 persone protagoniste del viaggio partito da Castano Primo e approdato a Monza, dove ha sede il Comitato Maria Letizia Verga
Oltre un centinaio di chilometri. Sono quelli macinati dai protagonisti della pedalata che è andata in scena nei giorni scorsi e che è stata organizzata del Comitato Maria Letizia Verga, la onlus per lo studio e la cura della leucemia nei bambini con sede a Monza. Qui sono infatti approdati i 34 angeli della beneficenza, che hanno sfidato le rigide temperature raggiungendo il quartier generale di via Pergolesi.
La pedalata solidale partita a Castano e culminata a Monza (con ritorno)
La partenza è avvenuta alle 8.30 da piazza Mazzini a Castano Primo ed è stata scandita dalla consumazione di una colazione Al solito bar e il cui ricavato è andato proprio per sostenere la ricerca contro chi soffre di leucemia. Poi l'arrivo alla Villa Reale e, intorno alle 17, il rientro di nuovo in paese. Nel mezzo un'esperienza indimenticabile sotto il profilo umano a cui ha preso parte, tra gli altri, anche Oscar, papà di Federico, bambino di Robecchetto con Induno guarito dalla malattia.
Una settima edizione di successo
Un'iniziativa giunta alla sua settima edizione, racconta Gloria, mamma di Federico, che ha coadiuvato questa iniziativa mantenendo un filo diretto tanto con il Comitato, cui saranno presto destinati gli oltre 20 mila euro raccolti, sia con il territorio di Turbigo (ma non solo), che nei giorni che hanno preceduto il Natale ha ospitato un negozio temporaneo dedicato alla vendita di manufatti sempre a scopo benefico.
"Siamo entusiasti del risultato che abbiamo raggiunto, non solo dal punto di vista economico ma anche e soprattutto umano - spiega Gloria -. I partecipanti di questa manifestazione, che erano 34, hanno sfidato il freddo per arrivare al risultato che contava. Lo hanno fatto partendo alle 8.30 da Castano, percorrendo il canale Villoresi e approdano in Villa Reale prima e nell'edificio che ospita la sede del comitato poi. L'esperienza di Turbigo ha quindi dato i frutti sperati. Abbiamo chiuso il conto di quest'anno superando quello dell'anno scorso, a quota 22 mila euro. E' andata ancora meglio dell'anno scorso".
Protagoniste due persone guarite
A prendere parte a questa biciclettata solidale sono stati anche coloro che nel corso della loro vita hanno conosciuto la malattia e che sono riusciti a guarire grazie alle cure e alle ricerche messe in campo precedentemente. Uno di loro, per esempio, ha ricevuto il trapianto di fegato, mentre l'altro di midollo. Un'esperienza, ha aggiunto sempre Gloria, che ha "unito persone spinte da motivazione personale insieme a quelle che hanno voluto esprimere la loro vicinanza attraverso le donazioni per il comitato. Ora, possiamo dirlo, siamo cresciuti: il gruppetto, che inizialmente era formato da 7 persone, ora ne conta oltre 30. E di questo ne dobbiamo essere fieri".