Scontro sul nuovo nido: "E' il risultato di uno sfratto imposto alla struttura precedente"
Sindaco e assessore chiariscono l’iter che ha portato all’istituzione della nuova realtà per bambini: "Costretti a trovare una soluzione in corsa”

Minoranza di San Giorgio su Legnano all’attacco sul nuovo nido: «E’ il risultato di uno sfratto imposto a Cucciolandia». Ma sindaco e assessore levano gli scudi chiarendo l’iter che ha portato all’istituzione della nuova realtà per bambini: "Costretti a trovare una soluzione in corsa”.
La polemica sollevata dalla minoranza di San Giorgio
«Il Comune continua a parlare di “subentro pianificato” e “massima trasparenza”. Ma in realtà il nuovo nido “Il GiraSoLe” è il risultato di uno sfratto imposto a Cucciolandia, una struttura educativa funzionante, con 36 bambini iscritti, una lista d’attesa costante e una lunga storia di servizio riconosciuto dalle famiglie, altro che “continuità”».
A sostenerlo è stato il gruppo consiliare di minoranza Uniti per San Giorgio che ha puntato l’indice contro l’avvio di questa nuova fase, quella cioè che coincide con la nascita del nuovo asilo nido denominato Il Girasole.
«La verità ce la racconta direttamente la voce di chi quella realtà l’ha costruita - hanno spiegato Samuele Trevisan, Adriano Solbiati e Maria Rosa Croce-. Il Comune ci ha proposto un accordo che, a conti fatti, ci avrebbe imposto un esborso economico più alto rispetto alla gestione precedente. E non era nemmeno una vera continuità: la proposta era limitata a un solo anno. L’abbiamo ricevuta per iscritto, ma non c’è mai stato margine di trattativa, né disponibilità ad ascoltare le nostre esigenze. A Cucciolandia si chiedeva di pagare l'affitto per l'utilizzo dei locali di proprietà comunale, alla Società So.Le. invece verrà consegnata la struttura completamente ristrutturata e un contributo pubblico di 24mila euro annui. A ciò si aggiunge un’altra evidente disparità: per anni Cucciolandia aveva richiesto interventi minimi di manutenzione ordinaria, sistematicamente respinti per mancanza di fondi. Oggi invece, quegli stessi fondi compaiono: 120mila euro vengono stanziati per la ristrutturazione di un piano».
"Una disponibilità improvvisa e selettiva che solleva più di una domanda"
Una disponibilità «improvvisa e selettiva, che solleva più di una domanda», hanno proseguito:
«Nonostante l’impegno, la dedizione e la qualità del servizio garantito per anni, non è arrivato nemmeno un ringraziamento dall’amministrazione. La nostra uscita non è stata una scelta, ma una forzatura imposta, che ci costringe anche a liquidare il personale. Speriamo almeno che ora il Comune riconosca, senza ostacoli, i fondi 0–6 per i due anni che ci spettano. Queste parole parlano da sole. E smentiscono ogni tentativo di raccontare una chiusura “condivisa”.
Le ulteriori domande
Da qui una serie di domande ulteriori:
«Il Comune ha perso 44mila euro l’anno con questa operazione: 20mila euro che prima incassava come affitto; 24mila euro che ora dovrà spendere ogni anno per gestire il nido comunale. Com’è possibile che Cucciolandia garantisse un servizio funzionante, pagasse l’affitto al Comune, e oggi invece Azienda So.Le. riceva la struttura gratis e pure un contributo economico? Dove vanno oggi quei soldi pubblici? Perché si è scelto di smontare un modello sostenibile per sostituirlo con un sistema più costoso e meno efficace? Ci sembra un intervento forzato e mal gestito, che ha avuto come unico effetto quello di ostacolare un’attività privata che da anni offriva un servizio pubblico efficiente e apprezzato. Chi ha realmente tratto beneficio da questa operazione? Non i bambini, che oggi trovano meno posti disponibili. Non le famiglie, lasciate senza alternative concrete. Non le lavoratrici, escluse senza tutele dopo anni di impegno. Non il Comune, che ha trasformato un’entrata in una spesa strutturale. A questo punto, la domanda è inevitabile: l’Amministrazione sta facendo l’interesse del Comune e dei suoi cittadini, o quello delle sue società partecipate?».
La replica dell'Amministrazione
Ecco quindi la replica dell'Amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Claudio Ruggeri e dell'assessore alla partita Monica Lazzaroni:
"Nel luglio 2024, un anno prima della scadenza della convenzione d’uso nido/materna (31/07/2025), il Comune ha inoltrato regolare disdetta contrattuale a Cucciolandia. Questo con il duplice intento di regolarizzare un contratto che non poteva più rinnovarsi tacitamente e di valutare strade alternative di gestione in virtù di un mutato quadro delle politiche europee e regionali sulla prima infanzia rivolte alle gestioni pubbliche o private convenzionate. Dopo svariate interlocuzioni iniziate nel 2024 con Cucciolandia e l’azienda speciale consortile SoLe, che già gestisce i servizi alla persona di San Giorgio su Legnano e di altri 9 comuni del legnanese, si era arrivati ad una soluzione condivisa in cui la gestione sarebbe rimasta a Cucciolandia per altri due anni, con il supporto pedagogico fornito dall’equipe di Azienda Sole, questo al fine di permettere ai bambini della materna di terminare il loro percorso scolastico già iniziato. Nel frattempo, il comune, con il supporto della SoLe, si sarebbe occupato di predisporre la futura apertura nel 2027 del nido comunale “Il Girasole”, per bambini da 3 mesi a 3 anni. Dopo la metà di maggio 2025, quando gli atti erano pronti per essere sottoscritti, Cucciolandia ha comunicato di non essere disponibile all’accordo comunicando la cessazione dell’attività dal 25/07/2025".
"Costretti a trovare una soluzione in corsa”
"L’Amministrazione si è subito preoccupata di dare un servizio alle famiglie, pertanto a quel punto, l’unica soluzione plausibile che si prospettava, era quella di velocizzare le procedure per l’attivazione del nuovo nido. A seguito della decisione dei gestori di Cucciolandia, ci siamo prontamente attivati per verificare se la scuola materna “Arcobaleno dei bambini”, realtà presente sul territorio e convenzionata con il comune, avesse avuto la disponibilità di posti per accogliere i bambini della materna di Cucciolandia. Abbiamo, quindi, organizzato il 10 giugno una riunione in sala consiliare con Azienda Sole e i genitori, coinvolgendo anche il Presidente della scuola materna “Arcobaleno dei bambini” per confermare e dare informazioni circa la disponibilità in questa fase delicata. In questa sede abbiamo esposto ai genitori, in totale trasparenza, lo svolgersi degli eventi che ci hanno portato a dover anticipare la chiusura della sezione infanzia a seguito della decisione di Cucciolandia di non proseguire con il periodo di due anni di gestione ponte. In merito alle tariffe adottate per il nido, sono state definite sulla base di un piano economico finanziario che ha prodotto tariffe complessive leggermente superiori a quelle finora proposte da Cucciolandia. Nella carta dei servizi, viene specificato che la Giunta comunale ogni anno potrà rivedere i costi. Si ricorda che le tariffe, che non prevedono una quota di iscrizione annuale, sono comprensive anche del pranzo giornaliero e del pre-post che nella nuova gestione non è opzionabile perché l’orario di apertura sarà, come per il nido di Cucciolandia, dalle 7.30 alle 18. Martedì 22 luglio, in sala consigliare, il personale dell’Azienda SoLe ha presentato ai genitori il programma e l’offerta educativa del nuovo nido comunale rispondendo alle domande poste e mettendo in campo l’esperienza e la professionalità che negli anni hanno sviluppato attraverso la gestione di altri nidi gestiti sul territorio del legnanese".
Le specifiche
"Per quanto riguarda la richiesta di interventi sulla struttura avanzata dai genitori della materna, questi sono stati presi in carico dall’ufficio come suggerimenti in previsione di lavori che saranno posti in essere secondo le modalità e la tempistica individuati dall’ufficio tecnico comunale. Lavori che, necessariamente, riguarderanno un utilizzo degli ambienti destinati al solo nido. Vorremmo inoltre ribadire che, con l’iscrizione al nido comunale, i genitori potranno accedere anche alle misure di welfare previsti da Regione Lombardia (Nidi gratis per ISEE inferiore a 20mila euro e Nidi gratis plus con ISEE inferiore a 25mila, non accessibili a chi frequenta nidi privati). Queste misure si aggiungono al già presente Bonus INPS per ISEE inferiore a 40mila euro. L’accesso a questi bonus consentirà notevoli riduzioni sulla retta fino al totale abbattimento della stessa. Comprendiamo pienamente il disagio e la pressione che questa situazione ha comportato, ma desideriamo sottolineare che l’amministrazione ha agito con la massima attenzione alla trasparenza nella comunicazione alle famiglie. Ha proposto un’alternativa attraverso una realtà consolidata sul territorio, il tutto con una tempistica che, come descritto, sarebbe dovuta essere di due anni e, soprattutto, non avrebbe creato questo disagio ai bimbi della materna e ai loro genitori".