Recupero Ex Signal Lux, il parere del Pd
Il parere del gruppo Pd sul progetto di recupero dell'area dismessa

A Cornaredo la discussione politica si concentra sul piano di recupero dell'area ex Signal Lux e sul suo futuro. Interviene anche il gruppo del Partito Democratico dopo la commissione consiliare in cui è stato presentato il progetto.
Ex Signal Lux
Nell’ultima commissione consiliare “Territorio e Viabilità” si è parlato di recupero delle aree dismesse nel nostro comune; in particolare dell’area Ex Signalux. L’attuale amministrazione ritiene che le aree dismesse debbano essere recuperate a qualunque costo. Come Partito Democratico sottolineiamo che il recupero, pur importante, deve rappresentare un’opportunità per dotare Cornaredo di servizi utili alla cittadinanza. Fondamentale avviare un dialogo serio e costruttivo con l’operatore, nella consapevolezza che si tratta di un obiettivo complesso. Sull’area Ex Signalux il centrodestra sostiene un progetto che prevede l’insediamento di un nuovo supermercato, a poca distanza da altri già presenti come Bennet e Lidl. Si modificano le indicazioni dell’attuale PGT, che non prevede attività alimentari per tutelare il nostro commercio locale di vicinato. C’è poi il tema della viabilità. La proposta prevede la realizzazione di una nuova rotonda a poche centinaia di metri da quella in via Garibaldi e con una strada d’accesso nell’area interessata che porterà nuovo traffico su via Monzoro. Son previsti nuovi parcheggi, sicuramente necessari, ma il cui numero sembra decisamente eccessivo non essendoci uno studio per valutarne il fabbisogno.
PD Cornaredo
Tutto a scapito della fascia di verde su via Monzoro, importante polmone verde per l’intero quartiere. Il progetto non tiene neanche conto del contesto in cui si inserisce l’intervento. L’area non si trova in una anonima periferia: siamo praticamente all’ingresso del paese, con una significativa presenza residenziale che deve essere tutelata e valorizzata. Ci sembra un progetto in cui l’amministrazione comunale è “succube” dell’operatore, rinunciando al suo ruolo di difesa degli interessi della nostra comunità. Non possiamo nemmeno non notare che finora nessun confronto è stato avviato con il quartiere e con la cittadinanza su un progetto tanto impattante: una cosa grave a cui va dato subito rimedio.