Parco del Roccolo e Comuni uniti in un nuovo ricorso contro Solter
Un nuovo ricorso al Tar di Parco del Roccolo e Comuni contro Città Metropolitana e Solter: ecco di cosa si tratta.
Mentre è attesa da un giorno all’altro la sentenza che il Tar ha elaborato in merito alla Discarica di Solter, il Parco del Roccolo e i Comuni di Busto Garolfo e Casorezzo hanno presentato un nuovo ricorso contro Città Metropolitana e Solter.
Parco e Comuni uniti contro la discarica: il nuovo ricorso
Il nuovo ricorso al Tar riguarda la reazione alla limitata sanzione che Città Metropolitana aveva presentato a Solter gli scorsi mesi per il mancato monitoraggio di fauna e flora dell’area dove sarebbe sorta la discarica. L’azienda avrebbe dovuto predisporre il monitoraggio prima di dare avvio al cantiere ma ad inizio lavori, nel luglio 2020, ancora non era stato fatto. Solo successivamente era stato svolto un monitoraggio in forma semplificata, concentrato sulla sola vegetazione. Città Metropolitana aveva proceduto con una sanzione, che era risultata di 16.000 euro: una cifra assolutamente bassa per una mancanza così grave secondo il Parco e i Comuni. C’è di più: secondo i firmatari del ricorso la mancanza di questo monitoraggio eseguito in tempistiche e modalità corrette, essendo parte integrante della normativa per ottenere i permessi in regola, da solo sarebbe sufficiente a rendere la realizzazione della discarica infattibile.
Le parole dei sindaci
Ha spiegato il sindaco di Casorezzo Pierluca Oldani:
"La sanzione presentata da Città Metropolitana a Solter è meno del minimo previsto. Riguardo il monitoraggio su flora e fauna, nello scorso luglio l’azienda aveva spiegato con una lettera che sarebbe stato svolto, ma poi erano stati comunque iniziati i lavori senza che questo avvenisse. Anzi, avevano svolto solo successivamente una sorta di “ricostruzione” di monitoraggio, e concentrato esclusivamente sulle specie vegetali. Città Metropolitana, soltanto dopo un nostro sollecito, ha imposto una sanzione a Solter, ma parliamo di una cifra che è meno del minimo previsto. E’ ovvio invece che questo era un elemento che da solo poteva inficiare inficiare l’intera operazione".
La prima cittadina di Busto Garolfo, Susanna Biondi, conferma la posizione.
"Ci muoviamo contro Città Metropolitana perché il monitoraggio era una precisa condizione ante opera, è una prescrizione presente in ogni documento del percorso di autorizzazione, lo troviamo nella Via e nell’allegato tecnico Aia -dichiara - Il Bosco di Vanzago ha dato parere favorevole al procedimento del cantiere solo se quest’operazione fosse stata eseguita: Solter quel monitoraggio non l’ha realizzato. A Città Metropolitana è stata segnalata in modo chiaro e pressante questa mancanza ma il procedimento sanzionatorio che ne è conseguito è stato davvero morbido e ha portato solo ad una mini-multa assolutamente non coerente con la normativa. Io personalmente mi ero mossa anche con una diffida dal procedere ai lavori. È ovvio che non potevano iniziare. Il danno ambientale chi ce lo pagherà?".
A prendere parla anche Roberto Colombo, sindaco di Canegrate e capofila del Parco del Roccolo.
"Città Metropolitana, lo abbiamo detto molte volte, è stata troppo favorevole alla Solter e in questo ultimo ricorso noi contestiamo in particolare la multa data all’azienda specificando che senza dubbio fu troppo leggera. E’ ovvio che la ragione è dalla nostra parte dal momento che loro iniziarono i lavori prima di avere espletato tutti i doveri. L’inizio di quel cantiere senza il controllo faunistico è un vero scandalo, sono certo che siano in torto quelli della Solter. Questo ricorso si metterà in coda. Comunque vada, però, rappresenta un appiglio per continuare a cercare di far valere le nostre ragioni".