Pericolo scongiurato

No alla maxi antenna telefonica in centro: arriva il veto della Conferenza dei servizi

Parere negativo all’installazione dell'impianto in via Vittorio Emanuele a Cuggiono.

No alla maxi antenna telefonica in centro: arriva il veto della Conferenza dei servizi
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La Conferenza dei servizi ha espresso parere negativo all’installazione dell'antenna per la telefonia mobile in via Vittorio Emanuele a Cuggiono.

Il "no" della Soprintendenza all'antenna telefonica

A seguito di richiesta di autorizzazione da parte di Iliad al comune, sono stati richiesti pareri ad enti sovracomunali fra cui Regione Lombardia, Arpa, Parco del Ticino, Ats, Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio. Nei contributi ricevuti Arpa Lombardia ha espresso parere tecnico positivo, per quanto riguarda il rispetto dei limiti della vigente normativa in materia di protezione della popolazione dall’esposizione ai campi elettromagnetici. Parere negativo all’installazione dell’antenna è stato espresso dalla Soprintendenza belle arti e paesaggio, perché l’intervento previsto comporta un’alterazione negativa dell’immagine consolidata del luogo. Nelle sue osservazioni la Soprintendenza ritiene che l’opera, alta 31 metri, non può essere installata in una via del centro di Cuggiono perché interferisce negativamente con la percezione del paesaggio urbano tutelato.

"Installatela in zone industriali o artigianali"

Il nuovo impianto risulta visibile da diverse zone del centro storico tutelate e cioè piazza San Giorgio, largo Chiesa Vecchia, piazza della Vittoria, il parco di Villa Annoni. In particolare piazza della Vittoria è delimitata dall’ex palazzo comunale e da palazzo Kuster, beni tutelati dal codice dei beni culturali; inoltre al centro c’è il Monumento ai Caduti e l’intrusione visiva dell’antenna appare critica con le visuali dal e verso il monumento, elemento verticale di grande valore simbolico. Per quanto attiene il parco Annoni l’antenna appare visibile sia negli spazi non piantumati che in altezza sopra le diverse alberature, che non possono assolvere il compito di mascheramento dell’antenna. Per tutte queste criticità la Soprintendenza ha invitato la società telefonica a individuare una posizione diversa da quella proposta, come ad esempio zone industriali e artigianali.

Il veto della Conferenza dei servizi

Preso atto di questo parere vincolante in merito all’autorizzazione paesaggistica, la Conferenza dei Servizi ha detto no all’installazione dell’antenna Iliad. Contro questo progetto era subito scattata una mobilitazione, con raccolta di 816 firme di cittadini che proponevano lo spostamento in periferia.

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