Scuole chiuse per la Milano-Torino, il Pd all'attacco
Cura della città, riflessi economici e chiusura dei plessi scolastici: i nodi che non convincono gli esponenti dem in vista della gara.
A Magenta torna la partenza della Milano Torino, la ‘classica’ del ciclismo italiano. Un momento sportivo importante, sebbene ci siano una serie di riflessioni da fare, fanno notare gli esponenti del Partito Democratico magentino. Nel mirino al chisura delle scuole del 6 ottobre e la scarsa cura della città.
"Prima una città curata, poi la Mi-To", l'affondo dem
Due, in particolare, le perplessità sollevate dai dem: "Ci chiediamo se la scelta di accogliere la corsa (per la terza volta) è motivo di lustro per Magenta, dato che, forse, per una volta, si dovrebbe prima avere una città più curata e pronta ad ospitare ciclisti e visitatori" e inoltre, posto che si tratti di una scelta di marketing territoriale, "ci chiediamo quale sia stato ad oggi il rapporto costi-benefici per Magenta di accogliere la partenza della corsa". Utile sapere, poi, "quanti sponsor sono coinvolti e se sarà una spesa sostenuta esclusivamente dal Comune".
"Scuole chiuse, scelta incomprensibile"
I dem contestano anche la contestuale chiusura dei plessi scolastici per consentire lo svolgimento della gara: "Per permettere la corsa le scuole dovranno chiudere - hanno spiegato - Una scelta che in questo momento storico appare di difficile comprensione, oltre alla mancanza di una comunicazione alla città che chiarisca motivi e tempistiche. Dopo quasi due anni di pandemia, dunque, le scuole chiuderanno di nuovo". Da qui la domanda: "non sarebbe stato possibile coinvolgere le scuole nella manifestazione? Così da poter aiutare famiglie e lavoratori che con fatica riprendono le proprie attività e potrebbero essere in difficoltà a causa della chiusura?"
"Vogliamo una città più viva e attrattiva"
"Non sia occasione per farsi le foto in piazza"
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