La reliquia del Beato Carlo Acutis in Casa famiglia a Villa Cortese
A seguire si terrà celebrazione della Santa Messa con una speciale benedizione riservata agli anziani e agli ammalati residenti
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Arriva questa mattina, venerdì 21 febbraio 2025, alle 10, la reliquia del Beato Carlo Acutis presso la Casa Famiglia di Villa Cortese del Gruppo Sodalitas.
La reliquia del Beato Carlo Acutis in Casa famiglia a Villa Cortese
A seguire si terrà celebrazione della Santa Messa con una speciale benedizione riservata agli anziani e agli ammalati residenti.
«La vita è un dono che Dio ci ha fatto troppo prezioso e bisogna apprezzarne ogni istante» così il giovane Carlo si confidava con un suo amico spronandolo a vivere appieno la semplicità della quotidianità.
«Un insegnamento – commenta Lorenzo Pobbiati, Presidente di Sodalitas – quanto mai attuale e in linea con i valori e gli ideali che cerchiamo di portare avanti quotidianamente. Perché la Vita merita di essere vissuta e apprezzata appieno in ogni suo momento come diceva il giovane Carlo».
Chi era Carlo Acutis
Nato a Londra nel 1991, è vissuto a Milano dove frequentava il Leone XIII dei Gesuiti. Un prodigio, precoce, della comunicazione e del linguaggio informatico che utilizzò fino in fondo per diffondere il Vangelo e il culto dell’Eucarestia alla quale dedicava lunghe ore di adorazione. Colpito da leucemia fulminante, è morto il 12 ottobre 2006 al San Gerardo di Monza. Dopo la beatificazione avvenuta nel 2020, è stato riconosciuto il miracolo che lo porterà ad essere proclamato santo.
I miracoli a lui attribuiti
Sono due i miracoli attribuiti a Carlo Acutis: per la beatificazione, avvenuta ad Assisi nell’ottobre 2020, la guarigione di Matheus, bambino brasiliano di sei anni affetto da pancreas anulare, una rara anomalia congenita, evidenziata da un esame clinico nel 2012, che avrebbe potuto essere corretta solo con un intervento chirurgico.
Per la canonizzazione, il miracolo riconosciuto riguarda la guarigione di Valeria, una giovane ragazza del Costa Rica che, trasferitasi a Firenze nel 2018 per motivi di studio, aveva riportato un trauma cranico grave, dopo la caduta dalla sua bicicletta il 2 luglio 2022. All’ospedale di Careggi, dove la ragazza viene ricoverata, le diagnosticano un trauma cranico molto grave, per il quale deve essere effettuato un intervento di craniotomia, asportazione dell’osso occipitale destro per diminuire la pressione.
Le speranze di vita sono azzerata. La mamma Liliana, sei giorni dopo, va ad Assisi, per raccomandare la figlia al beato Carlo Acutis e passa tutta la giornata inginocchiata davanti alla sua tomba. In serata riceve una telefonata dall’ospedale che la informa del miglioramento improvviso e inspiegabile della figlia: Valeria ha ripreso a respirare spontaneamente, il giorno dopo riprende a muoversi e parzialmente a parlare. Di lì a poco la Tac evidenzia la scomparsa dell’emorragia e, nonostante la terapia riabilitativa prevista, Valeria si riprende in poco tempo. A settembre, insieme alla mamma, vengono ad Assisi per pregare sulla tomba di Carlo e ringraziare per il miracolo ricevuto.
Acutis rappresenta il primo “santo dei Millennials” e dell’era digitale. Papa Francesco lo ha più volte citato nei suoi discorsi e, nell'esortazione apostolica Christus vivit, lo ha proposto ai giovani come esempio di santità dell'era digitale.
(*fonte: Famiglia Cristiana)