La Lav: "Al Palio cavalli fuorilegge". Il sindaco: "Pieno rispetto delle normative"
La Lega anti vivisezione contesta la scelta di correre con i purosangue, ma il sindaco conferma che è tutto in regola e che dal 2026 a scendere in pista saranno gli angloarabi.

Cavalli purosangue inglesi alle corse di addestramento del Palio di Legnano: la Lav-Lega antivivisezione chiede l'intervento dei ministri della Salute e dell'Agricoltura.
La Lav denuncia: "Cavalli fuorilegge al Palio di Legnano"
Secondo la Lav, che sul tema ha diffuso un comunicato stampa, il Palio di Legnano, previsto per domenica 25 maggio, "rischia di svolgersi in palese violazione del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 marzo 2025":
"Il Dpcm, che ha sostituito e reso strutturale l'ordinanza del Ministero della Salute in materia di manifestazioni popolari con equidi, conferma il divieto di utilizzare cavalli di razza purosangue inglese (PSI) nelle corse di velocità, ovvero in manifestazioni in cui la vittoria è determinata esclusivamente dal tempo impiegato. La ratio di questo divieto risiede nell'incremento significativo, registrato negli anni, degli incidenti - anche mortali - che hanno visto il coinvolgimento prevalente proprio di cavalli di razza purosangue inglese, impiegati in contesti del tutto incompatibili con le loro caratteristiche morfologiche. Nonostante la norma sia chiara e in vigore da settimane, fin dalla pubblicazione del Dpcm gli organizzatori del Palio hanno cercato di ottenere una deroga, sostenendo che lo Stadio Giovanni Mari poteva essere assimilato a un impianto sportivo riconosciuto. Una forzatura giuridica priva di fondamento: lo stadio non risulta incluso tra le strutture per cui la normativa prevede eccezioni".
"Un disegno che tenta di aggirare il divieto alla luce del sole"
Per la Lav a rendere "ancora più grave la situazione" è "quanto avvenuto nelle corse di addestramento, quando 32 cavalli purosangue inglesi sono stati impiegati nelle batterie".
"È evidente che questi cavalli sono stati selezionati per partecipare al Palio. Un fatto che conferma l'intento deliberato di violare la norma, con un'arroganza che sfida apertamente la legalità, portando avanti un disegno organizzativo che tenta di aggirare il divieto alla luce del sole, nella speranza che il tempo e l'inerzia istituzionale consentano di forzare la mano fino all'evento".
Per questo la Lav chiede "l'intervento immediato del ministro della Salute e del ministro dell'Agricoltura, affinché si accerti formalmente la non riconducibilità dello Stadio Giovanni Mari tra gli impianti autorizzati e si impedisca l'utilizzo di cavalli di razza purosangue inglese". Contestualmente, chiede al prefetto di Milano "di agire con urgenza e di non consentire lo svolgimento della corsa in violazione della normativa vigente".
"Il sindaco si attivi perché siano eseguiti i necessari accertamenti"
Nadia Zurlo, responsabili area equidi della Lav, afferma:
"Rivolgiamo inoltre un formale invito al sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, in qualità di autorità competente sul territorio e vista la responsabilità di garantire il rispetto del Dpcm e il corretto svolgimento delle manifestazioni con equidi, ad attivarsi affinché siano eseguiti tutti i necessari accertamenti attraverso gli iter autorizzativi previsti dalla legge, assicurando che la normativa sia pienamente rispettata".
Gli animalisti della Lega anti vivisezione infine si riservano "di presentare denuncia alle autorità giudiziarie, chiamando a rispondere tutti i soggetti coinvolti - amministrativi, tecnici e sanitari - per le violazioni compiute e per eventuali responsabilità in caso di incidenti".
Radice: "Tutto in regola, ci si avvarrà della normativa transitoria"
Pronta la replica dell'Amministrazione comunale, che per bocca del sindaco Radice ha ribattuto:
"Non è stata chiesta alcuna deroga per la disputa della corsa ippica del Palio. Rispettando il dettato normativo ci si avvarrà della normativa transitoria espressamente indicata nel decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri e allegata allo stesso, in quanto l’iter autorizzativo del Palio 2025 era già stato avviato alla data di pubblicazione del decreto. Per altro, questo dà seguito a quanto i rappresentanti dei Ministeri dello Sport, della Salute e dell’Agricoltura hanno condiviso con noi e Fondazione Palio nel corso di due riunioni avute a Roma nello scorso mese di marzo, oltre che al parere articolato che tocca tutti i punti della questione formulato in aprile da Riccardo Nobile, segretario generale del Comune di Legnano, ente che costituisce l’autorità competente in materia".
"Da sempre all'avanguardia in tema di salute e sicurezza di cavalli e fantini"
Il primo cittadino ha poi aggiunto:
"Detto ciò, abbiamo già dichiarato pubblicamente, oltre che ai rappresentanti dei tre ministeri, che dal prossimo anno il Palio di Legnano si adeguerà anche al dettame del decreto di marzo riguardante i cavalli angloarabi (i cosiddetti 'mezzosangue'). Ciò anche perché il Palio di Legnano ha sempre investito e si è posto all’avanguardia in tema di salute e sicurezza dei cavalli, dei fantini, sin dagli anni Novanta, nettamente in anticipo sui tempi e diventando un modello, a livello nazionale. Questo è testimoniato dal fatto che, tanto le ordinanze che si sono susseguite dal 2011 al 2024, quanto il decreto della Presidenza del Consiglio dello scorso marzo, benché più stringente, contengano prescrizioni che sono, di fatto, rispettate dal Palio di Legnano da quasi trent’anni; e che né l’Amministrazione comunale né gli organizzatori sono disposti o intenzionati a derogarvi".